Nel giugno del 211 l’organizzazione, il cui fondatore John J. George è stato premiato dal presidente Clinton per il suo impegno nel volontariato cittadino, ha festeggiato il suo ventitreesimo anniversario. In diciotto anni di attività il programma ha visto la partecipazione di centoventimila volontari, realizzando oltre 658mila ore di volontariato.
Il motore del progetto, come si legge nel sito dell’organizzazione, è infatti la volontà e l’impegno dei partecipanti, a partire da singoli volontari che mettono a disposizione della comunità il loro sabato pomeriggio, per arrivare alle multinazionali e a diverse corporazioni. Lo scopo è quello di “rompere le barriere e creare bellezza dove prima non esisteva” dando nuova vitalità alla città di Detroit e ripopolandola con nuovi abitanti.
Decoro urbano…
Dal 1988 infatti i cittadini hanno tinteggiato più di seicento case, hanno messo in sicurezza oltre trecento edifici abbandonati, si sono dedicati alla demolizione di 113 abitazioni, ne hanno restaurate 176 e costruite 114, creando alloggi per più di mille persone. Nel complesso sono stati 39 i residenti del quartiere Angel’s Night che hanno preso parte alle pattuglie organizzate dai quartier generali del Blight Busters, tanto che la municipalità cittadina ha esteso il programma attirando, nello scorso anno, oltre 65mila volontari in tutta la città .
… e coesione sociale
Le esperienze portate avanti dall’organizzazione conciliano le energie propositive dei singoli cittadini reinvestendola nella cura e manutenzione civica di beni comuni, in un’ottica di sussidiarietà che negli anni si è estesa a tutte le componenti sociali.
L’attività di ripulitura di numerosi quartieri, infatti, si affianca allo sforzo di ridurre quanto più possibile il divario tra le diverse componenti della società . Per questo Blight Busters ha collaborato con gli enti comunali di Detroit in diversi progetti , come ad esempio il “Summer in the city” che ha coinvolto più di cinquecento giovani abitanti di periferia in lavori di volontariato e decoro urbano, o ancora il programma “Girlfriendz” che ha offerto a venti ragazze un’occasione per divertirsi svolgendo al contempo attività salutari e a favore della comunità di appartenenza.
In Italia
Anche in Italia si dà importanza alle attività di decoro urbano. Ci sono infatti svariati esempi di esperienze nel settore, che hanno visto la partecipazione di diversi attori sociali: dalle attività nate per iniziativa di singoli cittadini (un esempio nella Capitale: Retake Roma e Retake Cassia), a quelle di sensibilizzazione promosse nelle scuole, passando per iniziative indirizzate a stranieri residenti nel territorio. Fondamentale anche la capacità di sfruttare i mezzi offerti dalla rete web e dalla tecnologia per migliorare le possibilità partecipative dei cittadini alla vita pubblica del loro paese.