In termini di consumo e di impatto ambientale infatti, le auto elettriche sembrerebbero essere la soluzione migliore, riducendo notevolmente l’inquinamento acustico e atmosferico a vantaggio della vivibilità metropolitana. Inoltre nonostante la produzione di vetture di questo tipo sia ancora agli inizi, i suoi detrattori potrebbero perdere a breve alcune delle loro argomentazioni. Infatti presso l’Università di Stanford, un gruppo di lavoro composto da scienziati ha studiato, elaborato e infine brevettato un nuovo sistema di ricarica per le batterie delle auto elettriche.
Fino ad ora i meno convinti lamentavano proprio la scarsa praticità delle vetture elettriche in termini di ricarica delle batterie, per la quale era necessaria la sosta accanto ad un apposito distributore che, per mezzo di cavi, trasferiva l’energia alle batterie poste sotto il pianale della macchina.
L’innovazione senza fili
Il gruppo di Stanford invece propone una ricarica wireless: in questo modo il tempo di attesa per fare il pieno di elettricità si riduce a zero e la macchina non dovrà neanche fermarsi, potrà anzi ricaricarsi in pieno movimento. Come?
Sfruttando il campo magnetico generato da due bobine che condividono la stessa frequenza generando un rapporto di risonanza magnetica. Una serie di bobine trasmittenti dislocate lungo il bordo stradale invierà corrente elettrica ad un’altra bobina posizionata invece a bordo del veicolo. Durante lo spostamento della macchina si realizzerà un passaggio di energia tra bobine fino a quando non sarà raggiunto il pieno di elettricità necessario.
Un passo importante per la cultura della sostenibilità
Gli studiosi hanno stimato la possibilità di ottenere un trasferimento di ben 1 kW di energia percorrendo sei metri e mezzo. Per il momento si tratta di studi teorici ma attualmente sono in corso i primi test su strada volti ad individuare eventuali problemi per apportare correttivi e lanciare poi il nuovo metodo sul mercato automobilistico.
Se i test dovessero confermare la validità del sistema sarà un importante e concreto passo in avanti verso la diffusione di macchine ecologiche, inserendosi in un più generale impegno di sostenibilità ambientale che si affida proprio alle scelte responsabili non solo delle imprese ma anche di singoli, attraverso i loro comportamenti quotidiani, con il sostegno di politiche ambientali promosse e sostenute da parte di governi ed enti pubblici.