A Roma, nel quartiere Casilino, proseguono gli sforzi per riqualificare l’area del Comprensorio Casilino, una grande area verde compresa tra via Casilina, via Prenestina, via dell’Acqua Bullicante e viale della Primavera, nella zona est della capitale, “ultima porzione di Agro romano rimasta integra, ricca di patrimonio culturale e storico-archeologico, in alcuni casi abbandonata e nascosta”, come si legge sul sito dell’Osservatorio Casilino. Il progetto, che condurrà all’istituzione di un “ecomuseo” (o “museo diffuso”), l’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, ha come prima tappa l’istituzione di un “Ecomuseo dei ragazzi”, promosso dall’Associazione per l’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros e patrocinato dal VI Municipio di Roma.
Gli studenti dell’Istituto comprensivo Alberto Manzi e della Scuola Secondaria Statale di I grado Alberto Toniolo partecipanno direttamente alla progettazione del primo ecomuseo di Roma. Le idee, le proposte e le riflessioni degli studenti sul futuro Ecomuseo urbano serviranno da base per la mappatura geolocalizzata “Vivere il Municipio 6 – Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros”, a cura dell’architetto Romina Peritore.
Il progetto verrà presentato entro la fine dell’anno presso la Casa della Cultura a Villa De Sanctis, Centro di documentazione del VI Muncipio e futuro Centro di Interpretazione dell’Ecomuseo urbano.
Il progetto “l’Ecomuseo dei ragazzi” e la mappatura “Vivere il Municipio Roma 6 – Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros”, dunque, sono stati ideati nell’intento di riqualificare l’area del Comprensorio Casilino e di valorizzare un’area con un notevole patrimonio storico e archelogico, finora non debitamente valorizzato (l’Acquedotto Alessandrino, il Mausoleo di Sant’Elena, la Collatina Antica) un’area sulla quale pendeva la possibilità di un’ondata edilizia fortemente osteggiata dagli abitanti del quartiere e dall’Osservatorio Casilino.
L’idea di realizzare un Ecomuseo nel Comprensorio Casilino, avanzata da una rete di cittadini riuniti nell’Osservatorio Casilino e recepita in data 24 gennaio 211 dal Consiglio municipale con apposita delibera, “ha lo scopo di diffondere la conoscenza del patrimonio ambientale e culturale del territorio e nel contempo di stimolare le capacità propositive e progettuali degli alunni, chiamati ad esprimere le proprie idee sui servizi che dovrebbero far parte dell’ecomuseo.” Il progetto “l’Ecomuseo dei ragazzi” è curato da Alessandra Broccolini (antropologa) con esperienza in ambito di antropologia urbana e antropologia dei beni culturali, Ilenia Gradante (archeologa) con esperienza in ambito di comunicazione e valorizzazione del patrimonio archeologico e storia sociale e Romina Peritore (architetto) con esperienza in ambito urbanistico, di pianificazione territoriale e di percorsi di progettazione partecipata.
La proposta, affermano gli ideatori, “scaturisce dall’esigenza di valorizzare le enormi potenzialità naturalistiche e culturali del Sesto Municipio ed in particolare del Comprensorio Casilino e nel contempo di neutralizzare il rischio di speculazioni su un’area che è da sempre nelle mire delle lobbies del cemento”.
I progetti in questione, oltre a rappresentare un buon esempio di cittadinanza attiva e di riqualificazione del tessuto urbano, costituiscono inoltre un’opera di valorizzazione del patrimonio storico e archelogico che nel nostro paese, anche a causa della notevole quantità dei reperti, è spesso non sufficientemente valorizzato. Inoltre, grazie alla partecipazione delle scuole, essi costituiscono un valido esempio di educazione civica e di sensibilizzazione ai valori del rispetto dell’ambiente e della tutela della cultura.