Cos’è Rock Your City – Scuola di manutenzione civica dei beni comuni?
Rock Your City è un progetto a cui partecipiamo noi dell’Istituto Leon Battista Alberti.
Il progetto, ideato da Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà , quest’anno è coordinato dalla Fondazione Insieme per Roma e vede la partecipazione anche di Routes Agency.
Nella scorsa edizione sono stati coinvolti due licei di Roma; gli studenti di queste due scuole sono intervenuti nel miglioramento dell’edificio scolastico, dipingendo le mura esterne e prendendosi cura dei giardini.
Quest’anno invece gli interventi si sono estesi anche al quartiere nel quale si trovano le scuole, nel nostro caso il quartiere Eur.
Qual è l’obiettivo del progetto?
Il progetto Rock Your City ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza dei beni comuni e dell’ambiente in cui viviamo.
Se si vive in un ambiente trascurato in cui i beni comuni non sono rispettati ne risentiremo anche noi, se invece si vive in un quartiere dove tutti fanno qualcosa per migliorare e mantenere al meglio i beni comuni, anche la nostra vita è migliore.
Che cosa sono i beni comuni?
Tante cose possono essere dei beni comuni, dalle più scontate come: la cultura, l’istruzione, la scuola, l’ambiente (di conseguenza i parchi e le aree verdi) e lo sport, a quelle meno ovvie, come internet, la vivibilità urbana e molte altre ancora.
E’ difficile fare un elenco, possiamo dire semplicemente che i beni comuni sono quei beni, materiali o immateriali, che se arricchiti arricchiscono tutti, se impoveriti impoveriscono tutti.
Come è possibile prendersi cura dei beni comuni?
Durante gli incontri che abbiamo avuto con un esperto di Labsus ci è stato illustrato il principio di sussidiarietà . Secondo questo principio i cittadini hanno la possibilità di prendersi cura dei beni comuni e le amministrazioni hanno il dovere di aiutarli nelle loro autonome iniziative. Esistono già molti casi in cui comuni cittadini hanno deciso di occuparsi del proprio territorio, risolvendo problemi comuni attraverso la collaborazione.
C’è chi ha ripulito zone del quartiere, chi ha creato giardini e parchi urbani, chi ha recuperato un vecchio stadio, chi delle aree archeologiche, chi ancora ha recuperato la storia del proprio quartiere raccogliendo ed archiviando le testimonianze dirette degli abitanti.
In questa fase ci siamo occupati anche della comunicazione del progetto, documentando fotograficamente il lavoro svolto e scrivendo degli articoli e dei comunicati stampa per la presentazione finale.
Che intervento concreto farete?
La parte pratica del progetto è curata da un artista di Routes Agency con il quale siamo usciti da scuola e abbiamo visitato il quartiere, scoprendo luoghi di cui non eravamo a conoscenza.
L’idea dell’artista è quella di scegliere 4 luoghi significativi del quartiere Eur ed immaginare e riflettere su una parola, un concetto, che si colleghi al posto in cui ci si trova.
Poi abbiamo scattato delle foto (mentre teniamo in mano delle lettere di cartone che formano la parola scelta) che verranno pubblicate sul sito internet di Rock Your City e che potranno essere visualizzate, grazie a delle applicazioni per smartphone, fotografando un enorme codice Qr posizionato all’entrata della scuola.
E’ tardi per partecipare?
No, non è tardi. Infatti stiamo progettando un intervento, da realizzare al più presto, di miglioramento e di recupero di una zona del quartiere Eur che abbiamo individuato nelle uscite e abbiamo bisogno della partecipazione di tutti.