La manifestazione ha dunque rappresentato solamente la conclusione di un progetto con il quale “si è voluto insegnare ai ragazzi qual è il senso della cura dei beni comuni“, come ha ribadito nel corso della manifestazione Monica Lucarelli, presidente della Fondazione Insieme per Roma.
Durante gli incontri con Labsus – Laboratorio per la Sussidiarietà è stato infatti illustrato il principio di sussidiarietà orizzontale, che afferma che i cittadini hanno la possibilità di prendersi cura dei beni comuni e che le amministrazioni hanno il dovere di aiutarli nelle loro autonome iniziative.
Nella manifestazione del 26 maggio gli interventi delle associazioni che hanno promosso il progetto (Labsus, Insieme per Roma, Routes Agency, Garden Club) si sono alternati con le esibizioni musicali degli studenti del liceo Farnesina. Il repertorio, molto eterogeneo, ha compreso tra gli altri, brani di Chopin, Bach, Piovani, fino al gipsy jazz di Django Reinarhdt, ed è stato eseguito magistralmente da musicisti solisti e dall’orchestra degli studenti.
Le ultime esibizioni si sono tenute nel cortile della scuola, recuperato e reso praticabile dagli studenti nell’ambito del progetto “Rock Your School” e divenuto galleria permanente per le opere d’arte contemporanea dell’artista Damiano Stingone.
Il giovane artista siciliano coinvolto nel progetto “Rock Your City” ha deciso di usare un linguaggio decisamente attuale per decorare il cortile del liceo Farnesina: con l’aiuto degli studenti sono stati dipinti sui muri, usando diversi colori, dei codici “QR” o “Quick Response”, simili a codici a barre, che possono essere letti tramite un’applicazione per cellulari di ultima generazione.
Ogni codice QR dipinto sui muri del cortile è stato dunque collegato ad un contenuto multimediale (un video fatto dagli studenti) presente sul web ma accessibile solo recandosi fisicamente nel giardino della scuola e leggendo tramite l’applicazione il relativo codice QR.
Dunque “un intervento concettuale ma anche pittorico” ideato dall’artista, che riflette la familiarità delle giovani generazioni con le nuove tecnologie.
Gli studenti e i docenti del liceo Farnesina si sono detti molto soddisfatti del progetto. Secondo la Preside Olga Olivieri il progetto “si è concluso con risultati evidentissimi, con la partecipazione e l’entusiasmo di tutti e con un effetto di immagine importantissimo“; mentre per la professoressa Gabriella Patti, che si è occupata di tutti gli aspetti organizzativi, l’impegno degli studenti, delle associazioni promotrici e dei professori “ha trasformato la scuola in una scuola di comunità , stimolando il senso di appartenenza“.
La manifestazione ha dunque rappresentato l’adeguata conclusione di un percorso che ha visto gli studenti impegnarsi in un progetto educativo di grande importanza per la sensibilizzazione delle nuove generazioni ai temi dei beni comuni e della cittadinanza attiva e responsabile.