In El Salvador giovani volenterosi immaginano un futuro migliore

I giovani di El Salvador si mobilitano e riconquistano una realtà  che gli appartiene

A causa delle difficili condizioni di vita, che affligono soprattutto le zone rurali, e per le poche opportunità  di lavoro, sono centinaia le persone che ogni giorno lasciano El Salvador. Fra queste la maggior parte sono giovani, che patiscono più degli altri la mancanza di spazi di confronto e di crescita.

Come se tutto ciò non bastasse, El Salvador è anche uno dei paesi più violenti dell’America Latina. Nel 29 il reporter spagnolo Christian Poveda, che l’anno precedente aveva realizzato un documentario per raccontare la realtà  delle gang crimanali del paese, venne ucciso con un colpo di pistola alla testa.

In un contesto cosìdifficile, due ragazzi, Wilfredo Fuentes e Marìa de la Paz Garcìa Morales, attraverso un’associazione di cui sono rispettivamente presidente e vicepresidente, incentivano la partecipazione dei giovani alla vita del prorio paese. L’associazione, il cui nome è Red Juvenil Turogoz (www.jovenespartecipando.org), è costituita da una rete giovanile attiva e riconosciuta anche a livello politico nei municipi di Jujutla e Guaymango, nel dipartimento occidentale di Ahuchapan, e a livello nazionale.

Attorno alla Red Juvenil gravitano oggi oltre 7 ragazzi e ragazze. Giovani attivi e responsabili, capaci di interagire con le autorità  locali e nazionali nella promozione di politiche giovanili municipali, e in grado di esprimere desideri e di fare richieste ai “potenti” di turno. Tanto che persino il Ministero della Giustizia ha riconosciuto la loro esperienza e sta studiando il modo di farne un modello nazionale per combattere la violenza giovanile, soprattutto nelle periferie urbane.

Il sostegno internazionale e l’ulteriore progresso dell’associazione

Grazie all’aiuto di Acra  e ai finanziamenti ricevuti dall’Unione Europea, la Red Juvenil è potuta crescere e si è rafforzata, avviando iniziative impensabili fino a non molti anni fa, quando il paese era segnato dalla guerra civile. E’ stata quindi data vita a delle piccole imprese cooperative, ma anche ad occasioni di intrattenimento e di formazione culturale, come ad esempio corsi di musica, arte e ballo, corsi di ceramica e di comunicazione, e ancora festival, concerti e tornei di calcio; tutte occasioni per potersi incontrare, per dialogare e per favorire lo scambio di idee e opinioni.

L’esperienza della Red Juvenil ha avuto una tale eco che recentemente Wilfredo e Marìa sono stati ospitati in Italia per raccontare la loro storia. Claudio Agostoni, giornalista di Radio Popolare, li ha intervistati per il programma “Jalla Jalla”, mentre presso la biblioteca Sormani di Milano, alla presenza del Console Vanessa Hasbùn Annicchiarico, i due ragazzi hanno raccontato la loro esperienza a politici, amministratori e rappresentanti della società  civile milanese, impegnati nella sfida di riavvicinare i giovani alla politica del capoluogo lombardo. Sfida che in El Salvador è stata già  vinta.