Un referendum per migliorare la capitale

Un'idea al limite tra ambizione ed utopia, che rende protagonisti i cittadini, attivandoli nell'interesse del bene proprio e della collettività .

La conclusione della campagna referendaria, prevista per il 5 ottobre, slitta in avanti di dieci giorni per dare la possibilità , a chi ancora non avesse firmato, di dare il suo contributo aderendo alla proposta referendaria articolata in otto punti, dal comitato Roma si muove. ” Di fronte all’entusiasmo e alla partecipazione dei cittadini, che ancora oggi  riempiono i nostri banchetti, abbiamo deciso di non rassegnarci al vero limite sinora incontrato: l’insufficienza dei punti di raccolta a causa della carenza di autenticatori ” affermano i membri del Comitato, Mario Staderini, Umberto Croppi e Angelo Bonelli.

In un momento in cui la politica romana e laziale attraversa una delle fasi più buie della sua storia, i cittadini della capitale richiedono interventi coraggiosi contro il traffico, lo smog, le emergenze rifiuti, e investimenti in servizi e infrastrutture. Davanti all’immobilità  politica della classe dirigente hanno deciso di avanzare loro stessi, le proposte per migliorare la città , riuniti in un movimento che ha alla base la convinzione che per migliorare la qualità  della vita a Roma, bisogna modificare approcci e politiche di vario genere, da quella dei trasporti, a quella dei rifiuti, da quella urbanistica alla vasta sfera dei diritti e dei servizi alla persona.

Così, dopo un primo periodo di incontri e valutazioni, hanno deciso di stilare una proposta referendaria articolata in otto punti e dare inizio alla raccolta firme che è andata avanti per tre mesi ed è giunta ormai nella fase conclusiva. Il voto si terrà  nei primi 6 mesi del 213. Se almeno il 3% dei romani andrà  a votare e vinceranno i sì, i risultati avranno il valore di un preciso indirizzo per il prossimo Sindaco, almeno cosìsi augurano i cittadini.

Un’idea al limite tra l’ambizione e l’utopia che ha il merito di rendere protagonisti i cittadini, attivandoli nell’interesse del proprio bene e di quello dell’intera collettività .



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