L’evento ha visto la partecipazione di moltissimi esponenti imprenditoriali e accademici del settore energetico che si sono cimentati in tavole rotonde, workshop BarCamp, e dibattiti destrutturati. Il Festiva dell’Energia ha ormai ricevuto la propria legittimazione a livello nazionale affrontando tematiche di sempre maggiore rilevanza e creando un’occasione per “gli addetti ai lavori” (e non) di fare rete ed arrivare a proposte innovative ed intelligenti nel settore dell’energia. I due soggetti promotori di quest’anno, ItaliaCamp e aris (Agenzie di Ricerche Informazione e Società ) sono stati affiancati da allea (comunicazione e relazioni istituzionali) e dalla LUISS (in collaborazione). La peculiarità di questa edizione è stata quella di presentarsi con una struttura predisposta alla partecipazione, affiancando ai consueti convegni, delle tipologie di dibattiti più innovative. Questo “taglio” fortemente voluto dai promotori dell’evento ha permesso di mettere a confronto esperienze pregresse di successo, a progetti innovativi (presentati nel corso della giornata di sabato 24 maggio) che sono poi stati oggetto di selezione.
Dalla crisi…all’opportunità , un settore in continuo sviluppo
Nel corso della prima giornata si è segnalata la nascita di vari corsi Post Lauream (Master, Dottorati) nell’ambito energetico e della sostenibilità , unitamente all’invito ai giovani a credere nella capacità di occupazione di questo settore. Nonostante la crisi incomba per il settimo semestre consecutivo e gli spazi per le innovazione e lo sviluppo (almeno in termini economici) si riducano, uno dei filoni portanti del Festival è stato proprio l’invito ad investire nel campo della ricerca energetica in termini di ecosostenibilità . Un settore che paga dazio ai continui tagli dettati dalle oscillazioni economiche, ma che rimane in continuo sviluppo. D’altronde, come ci ha ricordato Raffaele Chiulli, Presidente di una delle associazioni ospiti dell’evento: “Non chi comincia, ma quel che persevera…” .
Una rete per l’efficienza energetica
Nella mattinata di sabato, si sono svolti due Barcamp, dal titolo “La policy ambientale per un futuro sostenibile” e “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma: la cultura dell’efficienza energetica”. Tra gli argomenti al centro delle conferenze, anche il ruolo dei cittadini nella gestione del risparmio energetico, in una rete che vede coinvolte le istituzioni, le imprese e i cittadini. Da una parte, tutti questi soggetti possono collaborare al raggiungimento di un uso più efficiente dell’energia, adottando uno stile di vita sostenibile attraverso azioni di consumo responsabile; tutte azioni che costituiscono quella che su Labsus è stata definita sussidiarietà quotidiana. Un cittadino che risparmia energia, agisce per la tutela dell’interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà . Nell’ultimo barcamp, si è trattato anche il tema dell’integrazione tra i grandi centri di produzione industriale e i micro-sistemi di produzione e consumo. In particolare, si è analizzato il ruolo del contesto urbano in relazione alla sostenibilità energetica. Nelle città si verificano infatti molte delle condizioni che permettono di mettere a frutto “l’energia dei cittadini”, trasformando edifici privati e pubblici in centrali di produzione dell’energia, fino ad immaginare forme di produzione associata e di comunità dell’energia, come auspicato in precedenza su Labsus.
Atro argomento rilevante è quello delle smart grid nel contesto urbano, un tema trattato da Labsus dal punto di vista del cittadino che diventa consumatore/produttore di energia.
Come rilevato da Marcello Capra ( Ministero Sviluppo Economico)nella giornata di venerdì, “non ci sarà mai una smart city senza il coinvolgimento dei cittadini che porta una consapevolezza dei consumi energetici”.