Il progetto “Volontariato e beni comuni: quali buone pratiche per la tutela e la valorizzazione”, promosso dal Centro servizi per il volontariato “Irpinia solidale“, patrocinato dal Provveditorato agli studi di Avellino, diretto dalla dottoressa Rosa Grano, nasce con l’obiettivo di migliorare la sensibilità , la coscienza e l’impegno per la cosruzione di una società basata sulle buone pratiche di legalità e responsabilità individuali attuate nel contesto collettivo della valorizzazione e tutela dei beni comuni. Grazie alla campagna di sensibilizzazione, al coinvolgimento diretto dei cittadini, delle associazioni di volontariato, degli enti pubblici e alla creazione di una rete territoriale sensibile alla difesa dell’ambiente e all’esercizio dei diritti sui beni comuni, si è cercato di “innestare” nei giovani il senso della cittadinanza attiva. Protagonisti sono stati proprio gli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado della provincia di Avellino: istituto comprensivo “Camporeale” di Ariano Arpino, “Alfredo Matteucci” di Avellino, “Fermi” di Vallata e “Benedetto Croce” di Flumeri. Nessun contributo è stato richiesto a tali istituti, se non l’impegno di mettere a disposizione un auditorium dove poter far confluire le scolaresche dei Comuni limitrofi, in vista dei tre incontri che si sono tenuti presso ognuno di essi. Gli studenti hanno avuto la possibilità di partecipare ad incontri, seminari, laboratori, discussioni tematiche e dibattiti alla presenza di esperti messi a disposizione dal Csv e di volontari di associazioni di volontariato, a riprova del fatto che la partecipazione attiva del volontariato locale è stata una parte essenziale del progetto, nel quale sono stati coinvolti anche famiglie, docenti e associazioni locali.
Successo del progetto
L’evento finale del progetto si è svolto il 1 maggio e ha visto la presenza di oltre 2 studenti, i cui lavori sono stati esposti all’esterno dell’auditorium del comune di Grottaminarda in un “mercatino dello scambio” con oggetti realizzati con materiale di scarto, non soltanto quello destinato ad essere buttato, ma tutto ciò che spesso viene accantonato anche quando potrebbe, invece, assumere nuove funzionalità . Come ci dice la professoressa Paola di Natale, ‘più che un incontro è stata una grande festa; si respirava aria di famiglia e di collettività . Ciascun gruppo di ragazzi è stato invitato a raccontare la propria esperienza e i progetti realizzati. Un’occasione per scambiare esperienze e diffondere il senso di responsabilità , nella speranza che si radichi nella coscienza dei giovani’.
Alle 1.3, dopo i saluti della presidente del Csv Cesara Maria Alagia e del sindaco di Grottaminarda Giovanni Iannicello, è stato proiettato il video con i principali momenti di incontro e di laboratorio dei ragazzi. Sono seguiti gli interventi delle due referenti del progetto, Concetta Maria e Olimpia Roberto, e le conclusioni del referente provinciale di “Libera Avellino“, Francesco Iandolo, il quale ha spiegato che ‘i beni comuni sono un aspetto da valorizzare e tenere in considerazione nel nostro quotidiano. Per noi associazione impegnata nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, molto spesso questi corrispondono ai beni confiscati. Non possiamo essere che contenti del lavoro svolto con questo progetto, ricordando che sono proprio i giovani il vero motore della legalità e di conseguenza della valorizzazione dei beni comuni’. E a Labsus dichiara che ‘quella giornata ha rappresentato un ulteriore passo verso la costruzione di una società più attenta e giusta, perchè solo diffondendo lo spirito del volontariato nelle scuole sarà possibile far comprendere concretamente la dimensione del bene comune’.