"Vivere la città " e "Aggiungi un posto a tavola"

"Investire sui giovani è la strada che ci pare giusto percorrere per migliorare il presente e il futuro della città "

Il responsabile dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune e coordinatore degli incontri, Andrea Bruni, spiega: “Abbiamo ideato e proposto questi percorsi partendo dall’osservazione della realtà  che si palesa ogni giorno ai nostri uffici, in cui non di rado le più  elementari dinamiche della vita civica sembrano venir disattese. Ci si accorge delle solitudini, dei bisogni delle persone, ma anche dell’incuria in cui vengono lasciate strade, marciapiedi, parchi, la res publica che diventa terra di nessuno. Investire sui giovani è la strada che ci pare giusto percorrere per migliorare il presente e il futuro della città “.

Aggiungi un posto a tavola!

Di fronte agli sprechi alimentari denunciati da alcuni cittadini, il progetto “Aggiungi un posto a tavola” è finalizzato al recupero e alla ridistribuzione delle provviste alimentari avanzate nelle mense scolastiche. L’iniziativa, in atto dal mese di aprile, è stata ideata dall’Ufficio relazioni pubbliche e Ufficio istruzione del comune di Lodi in collaborazione con l’azienda responsabile della gestione delle mense delle scuole comunali, Se.rist, e con l’associazione Progetto Insieme.

Tale progetto sperimentale consiste nel ritirare dalle mense delle scuole le provviste alimentari non trattate per raggrupparle in un unico punto di raccolta situato presso la scuola secondaria inferiore “Don Milani”. Da lìi cibi vengono poi smistati dai volontari di Progetto Insieme verso le varie case d’accoglienza cittadine che offrono pasti alle persone in condizioni di difficoltà . Nel mese di maggio il progetto ha previsto una serie di incontri presso la scuola primaria Pezzani, dove i responsabili del Comune e dell’associazione Progetto Insieme hanno incontrato classi e insegnanti per sollecitare a riflettere attentamente sui temi della solidarietà  e del corretto uso del cibo, quanto mai importanti in tempo di crisi economica e sociale. Nella giornata conclusiva del 7 giugno, a conclusione dell’anno scolastico, sono state coinvolte anche le famiglie che hanno potuto ammirare negli atri della scuola la mostra di disegni che gli alunni hanno realizzato sulla lotta agli sprechi alimentari e sul recupero del cibo a favore delle mense cittadine, nonchè effettuare una donazione alle mense e alle case d’accoglienza cittadine.

Un progetto, dunque, che vuole essere un messaggio educativo contro gli sprechi, far comprendere come la rinuncia ad una piccola somma di denaro possa rappresentare un grande gesto di solidarietà  verso chi è meno fortunato, ma anche fornire un approccio corretto nei confronti del pranzo a scuola, invitando i ragazzi a pensarci due volte prima di sprecare quello che gli viene offerto, nella prospettiva di una sussidiarietà  quotidiana.

 

Vivere la città 

Dopo la prima sperimentazione avviata nell’aprile-maggio 212, il comune di Lodi ha proposto anche per l’anno accademico 212-213 il progetto di partecipazione ed educazione civica “Vivere la Città : diventare protagonisti del bene comune”.

L’istituto interessato è stato ancora una volta l’ITGC Bassi, nel quale si sono tenuti cinque cicli di incontri a carattere informativo e formativo, al termine dei quali sono stati consegnati dal Comune, agli studenti partecipanti al progetto, appositi questionari di customer satisfaction per la loro autonoma valutazione ed espressione di giudizio. Attuati con un metodo di coinvolgimento attivo degli studenti, sotto la guida di esperti che hanno messo a disposizione le loro competenze in materia di ecologia ed ambiente, educazione stradale e alla legalità , servizi alla persona, integrazione e povertà , tali incontri sono stati alternati a visite nei luoghi per stimolare maggiormente l’interesse e la partecipazione dei ragazzi.

Ne è stata esempio la visita dedicata all’esame del ciclo dell’acqua pubblica e alla gestione dell’acquedotto cittadino di Lodi, che ha consentito agli studenti di conoscere più da vicino forse il bene comune per eccellenza. O quelle alla mensa e all’Asilo notturno, gestite in collaborazione tra la Caritas diocesana, l’associazione Progetto Insieme e il Comune, dalle quali sono scaturite anche donazioni di fondi nei confronti della Caritas.

Esperienze, queste, che permettono ai giovani, protagonisti del futuro, di sapere come funzionano i servizi pubblici, come costruire un buon tessuto civico, sviluppando la consapevolezza del valore di un bene comune e il senso di appartenenza ad una comunità  che si identifica anche attraverso la condivisione delle responsabilità .

LEGGI ANCHE :