Il trattato di Lisbona ha riformato alcune delle disposizioni contenute all’interno del precedente trattato sull’Unione: con le modifiche apportate nel 2009, la Commissione ha lavorato in questi anni per ridurre la distanza e aumentare la partecipazione politica dei cittadini europei, garantendo la trasparenza dei propri processi. L’accresciuto e consolidato potere del Parlamento Europeo ha maturato una più forte consapevolezza nei cittadini europei: dai sondaggi che sono stati condotti attraverso l’Eurobarometro nei mesi precedenti, è emerso che i cittadini sono per lo più convinti che ” votare alle elezioni europee sia il miglior modo per farsi sentire nell’ambito del processo decisionale europeo ” e piuttosto ” interessati alla possibilità di scegliere tra opzioni politiche di rilievo sulle questioni europee che hanno un impatto diretto sulla propria vita ” .
La novità
L’obiettivo di quest’anno è quello di consentire ai cittadini non solo di eleggere i propri rappresentanti europei all’interno del Parlamento Europeo, che grazie al Trattato di Lisbona ha acquisito maggiore consapevolezza, ma l’opportunità di conoscere e scegliere direttamente il proprio candidato alla Commissione Europea: in questo modo, la nomina del presidente della Commissione da parte del Consiglio Europeo, sarebbe solo una formalità frutto di decisioni democratiche.
Sulla scia di quanto predisposto dal Trattato di Lisbona (art. 17, comma 7), i partiti politici hanno quindi rafforzato il proprio ruolo di partiti a livello transnazionale, con l’obiettivo di favorire il dibattito pubblico e farsi portavoce delle esigenze dei propri cittadini.
Rendendo noti i propri candidati alla presidenza della Commissione Europea, i partiti mirano a stabilire un rapporto ed un collegamento più concreti e visibili tra il voto del singolo cittadino dello Stato membro dell’Unione Europea e il candidato di riferimento.
Il cittadino ha cosìla possibilità , da qui alle elezioni del 25 Maggio, di ” conoscere e capire ” ancora di più il proprio futuro presidente della Commissione: da qui ne deriverebbe una maggiore legittimazione democratica del presidente, nonché del processo decisionale dell’Unione Europea, puntando a stabilire cosìun legame non solo tra i rappresentanti del Parlamento Europeo e i suoi cittadini, ma anche tra i cittadini e il presidente dell’organo esecutivo europeo. La Commissione Europea intende cosìcreare una più concreta leadership europea, con lo scopo di ripristinare il processo d’integrazione europea compromesso da qualche anno dall’euroscetticismo.
Rispondendo quindi all’intervento dell’anno precedente dell’ancora attuale presidente Barroso, la Commissione si propone di agevolare la partecipazione dei cittadini, tutelandone i principi democratici, attraverso il rafforzamento dell’efficienza e della democrazia durante lo svolgimento delle elezioni.
Infine, il Parlamento Europeo ha messo a disposizione un sito web realizzato per l’occasione per permettere al cittadino di rimanere aggiornato e informato, anche attraverso le proiezioni settimanali dei seggi, e ha realizzato l’iniziativa interattiva “Il mio voto 2014” per consentire al cittadino elettore di entrare nel vivo della campagna elettorale e comprendere al meglio il sistema europeo.
Photo credits: Infographic elections2014.eu
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