Orti tra le case, Orti dentro i giardini, Orti in campagna: queste le tre tipologie di orti che il Comune di Bologna desidera far crescere all’interno delle aree verdi pubbliche. Per questo motivo nasce il bando ” Ortipertutti: concorso di progettazione per una agricoltura urbana ” , che mira a coinvolgere professionisti, esperti e creativi nella progettazione di nuove aree ortive organizzate e sostenibili. A promuovere il bando sono: l’Urban Center Bologna con il Comune di Bologna, la Fondazione Villa Ghigi, l’Ordine degli Architetti di Bologna, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Bologna e l’Ordine degli Ingegneri di Bologna, con l’adesione di AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Passaggio, il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. ed il contributo di CERSAIE e Confindustria Ceramica. Le soluzioni progettate non solo consentiranno la realizzazione di nuovi orti urbani di piccole-medie dimensioni all’interno delle aree selezionate dal Comune, il materiale raccolto tramite il bando sarà utile anche per stabilire alcune regole di base, che una volta sperimentate nei progetti pilota del concorso, guideranno le progettazioni future (di orti sia pubblici sia privati) a complemento delle prestazioni individuate dal Regolamento urbanistico edilizio-RUE. Il concorso si collega infine alla ” promozione territoriale ” che coinvolge la città in previsione di Expo 2015.
Come partecipare, tempi, premi
Le soluzioni progettate per il concorso dovranno far riferimento alle aree selezionate dall’amministrazione comunale di Bologna, che corrisponderanno ad altrettante tipologie di orti: Orti tra le case (orti da realizzare in spazi di piccole dimensioni in contesti fortemente ” urbani ” ); Orti dentro i giardini (orti che cresceranno all’interno di spazi verdi pubblici); Orti in campagna (orti da inserire in aree rurali, dove prevale lo spazio aperto e spesso coltivato). I progetti dovranno contenere indicazioni riguardanti tutti gli aspetti dei nuovi orti: gli elementi vegetali, gli impianti tecnologici (come quello per l’irrigazione) e gli arredi (recinzioni ed elementi segnaletici ma anche contenitori per la raccolta dei rifiuti). Le soluzioni proposte dovranno inoltre prestare particolare attenzione agli obiettivi di economicità complessiva, qualità dei manufatti, riciclabilità dei materiali e risparmio delle risorse idriche, senza dimenticare la funzione di aggregazione sociale che gli orti dovranno garantire, anche tramite spazi comuni opportunamente pensati. Ortipertutti si rivolge a gruppi interdisciplinari costituiti da soggetti che non siano necessariamente dei tecnici ma che abbiano esperienza di conduzione di aree ortive. Il capogruppo dovrà invece possedere la laurea in Architettura o in Ingegneria o in Scienze agrarie. Per partecipare c’è tempo fino al 15 settembre: sarà possibile registrare e inviare gli elaborati a partire dal 27 agosto, mediante la compilazione dell’apposito modulo elettronico presente sul sito internet. I vincitori verranno premiati a Bologna il 26 settembre. Al primo classificato spetterà un premio di 11.700,00 euro.
Bologna e l’agricoltura urbana
Lo stretto rapporto fra aree ortive e giardini pubblici non è nuovo per Bologna. Al centro dell’attenzione pubblica già da alcuni anni i temi dell’agricoltura urbana e degli orti di nuova generazione continuano a registrare l’interesse di associazioni e cittadini. In particolare, risulta in costante aumento il numero di persone che chiede di poter usufruire di un orto pubblico. Per questo motivo nel capoluogo emiliano numerosi parchi pubblici hanno già al proprio interno orti urbani, che grazie al concorso Ortipertutti presto aumenteranno.
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