La rivoluzione a colori di Roma, verso la seconda fase

"Lo facciamo perchè questa cosa funziona: la gente socializza e ha un altro stato d'animo"

Il Trullo è un quartiere dalla forte identità , ma è anche caratterizzato dalle scritte sui muri, dalla sporcizia e dal cemento tipici delle zone  periferiche di Roma. Da qualche mese però un gruppo di cittadini, i ” Pittori Anonimi ” , hanno dato il via ad una vera e propria rivoluzione a colori, ridipingendo scalinate, muri e tutti gli spazi abbandonati al degrado e all’incuria. Un movimento dal basso che appassiona e coinvolge sempre più persone, accomunate della volontà  di riscattare le periferie e cambiare la città .

I colori di notte

I pittori anonimi operano di notte perché i loro interventi sono illegali – tale è infatti, nel sistema italiano, l’intervento dei cittadini su beni pubblici senza apposita autorizzazione – ma rallegrano la città  e sono il segno visibile di un’istanza collettiva per il cambiamento.
Cosìora c’è una pagina Facebook e le attività  che erano nate nella clandestinità  raccolgono il consenso di un numero sempre maggiore di persone da tutta Italia. In molti pensano che quello che i pittori anonimi stanno facendo sia, oltre che bello, dotato di un valore sociale fortissimo. Non si tratta solamente di riqualificare la propria città , ma di rimpossessarsene; non è ” solo ” una forma d’arte, è l’espressione di una comunità .
E’ stata avviata una collaborazione con i ” Poeti del Trullo ” , cosìche i murales si arricchiscono di frasi dialettali in rima; inoltre sono stati coinvolti bambini e ragazzi di varie scuole del quartiere, che hanno avuto la possibilità  di dare espressione alla loro fantasia sotto la supervisione di pittori esperti.

I Pittori

In principio erano tre, ora molti di più, e sono un gruppo aperto a tutti: ” chiunque voglia può venire, si mette la tuta e dipinge. Abbiamo solo due regole: non usare i colori delle squadre calcistiche e non toccare le facciate pulite. ” I Pittori anonimi hanno inoltre un grande rispetto per le proprietà  private, per cui i loro interventi si limitano agli spazi pubblici abbandonati e degradati.
Gira nell’aria l’idea di costituirsi in associazione, per poter stipulare protocolli di intesa con il Municipio, magari, e sottoporre dei progetti uscendo dall’illegalità .
Quello che si percepisce è comunque una forte spontaneità , e, costituiti o no, i Pittori del Trullo con i loro colori danno voce ad una comunità  viva e di nuovo protagonista. Sta ai cittadini ora carpirne lo spirito mettendo in campo nuove forme di partecipazione civica ed ampliare il messaggio iniziale, e starà  alle istituzioni raccoglierla, o lasciarla cadere.

Per supportare i Pittori Anonimi del Trullo nell’acquisto di vernici e pennelli c’è un salvadanaio presso il bar del mercato rionale che raccoglie le donazioni di chi volesse contribuire: ” … noi mettiamo delle gocce ma tutti insieme possiamo diventare un mare di decoro e pulizia. Fatevi sentire. ”

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