Decisioni e proposte gestite direttamente dai cittadini

Il contributo dei cittadini per proporre alle amministrazioni quali opere pubbliche attuare

Il bilancio partecipativo consiste nel coinvolgimento diretto dei cittadini per la gestione di una quota di bilancio dell’Ente amministrativo locale, in modo da influenzare a proprio e diretto vantaggio parte delle attività  inserite in bilancio, grazie alla interazione e al dialogo diretto dei cittadini con l’amministrazione locale.

Come funziona

La prima parte della sperimentazione consiste nella spiegazione ai cittadini di come funziona l’attività  di bilancio e di come si può influire sul processo di allocazione delle risorse del bilancio stesso. Nella fase successiva di sperimentazione, il focus è determinato dalla elaborazione di proposte che, sottoposte a votazione, porteranno alla presentazione di una decisione finale.   E’ con  le attività  di partecipazione e proposta che  nasceranno le decisioni riguardo l’attuazione di determinate attività  da realizzare sul territorio.  La trasparenza dell’intero percorso verrà  garantita da un ente terzo, individuato via bando, cui spetta il compito di organizzare l’intero processo di adozione del bilancio partecipativo.  Entro luglio 2015 dovranno pervenire tutte le proposte a Palazzo Marino, per studiarne la fattibilità  e quindi procedere alla messa a punto delle opere da parte dell’amministrazione. La cosa che ci si aspetta è che i cittadini di ogni zona si rendano responsabili delle decisioni e quindi che richiedano la realizzazione di opere pubbliche significative, come le attività  di riordino e riqualificazione di aree pubbliche e di edifici comunali.

Il bilancio partecipativo in Italia

Quella del Comune di Milano è la sperimentazione più importante in Italia visto il gran numero di cittadini chiamati a partecipare. Con il celebre precedente di Porto Alegre (1989, BRA), il bilancio partecipativo in Europa è stato ispirato dal bilan participatif francese (che ottenne attraverso gli arrondissement parigini la realizzazione di giardini pedagogici e il restauro di 33 chioschi per la musica). Quella del Comune di Milano non è certo la prima amministrazione a mettere in piedi meccanismi di bilancio partecipativo sul territorio del Bel Paese. In Italia, infatti, sono ben 22 i Comuni che hanno già  adottato il sistema di democrazia diretta determinato dal bilancio partecipativo (citiamo tra gli altri i Comuni di Massa, Modena, Parma, Pescara, Reggio Emilia), cui sono da aggiungere alcuni distretti e circoscrizioni e, non di meno conto, le Province di Cagliari e di Reggio Calabria.

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