Un parco giochi senza barriere

Tutti i bambini hanno il diritto di giocare

Nasce a Livorno circa vent’anni fa nella parrochia di S’Andrea la felice storia dei Camminatori Folli, un gruppo di sette amici con la passione per i viaggi, soprattutto low cost e le avventure. Con lo zaino in spalla e senza troppe comodità  in questi anni hanno percorso chilometri su chilometri attraversando luoghi più o meno incontaminati, da Roma ad Assisi, da Santiago de Compostela al Nepal, a Capo Finisterrae fino ad arrivare in Lapponia nel loro ultimo viaggio. Il loro motto: “A piedi ovunque!”.  Cosa li spinge? Sicuramente alla base della loro iniziativa c’è l’amicizia e la complicità  che li lega, il desiderio di libertà  in un mondo in cui tuti vanno di fretta tralasciando i rapporti umani, ma soprattutto la determinazione nel portare avanti ogni volta un progetto diverso e contribuire ad una buona causa. Perché, come sostiene un membro del gruppo, quando viaggi in posti deserti senza alcuna comodità  capisci quanto sia importante affidarsi agli altri: ” In giro per il mondo ci è capitato di essere ospitati da sconosciuti che si sono fidati di noi e ci hanno dato una mano in momenti di difficoltà  ” .   A distanza di dieci anni dal primo folle viaggio a piedi da Assisi a Roma i Camminatori Folli hanno trovato degli sponsor per poter proseguire i loro viaggi e hanno fondato una associazione   attirando anche l’attenzione di programmi molto seguiti come ” Alle falde del Kilimangiaro ” . Tra i progetti futuri della neoassociazione c’è anche quello di organizzare viaggi che seguano la loro filosofia, ma non faranno da accompagnatori bensìoffriranno la loro esperienza a gruppi legati tra loro da rapporti di fiducia reciproca.

Next stop: parco inclusivo e accessibile a Livorno

Il prossimo obiettivo da raggiungere per i nostri Camminatori Folli sarà  quello di raccogliere 37.000 euro per la creazione a Livorno entro la prossima estate di un parco inclusivo accessibile, in cui cioè tutti i bambini, a prescindere dalle loro disabilità  fisiche, possano giocare insieme. Tutti possiamo partecipare alla raccolta fondi sia attraverso donazioni ma anche attraverso l’organizzazione di iniziative e manifestazioni. Collaborano al progetto anche il Comune di Livorno e il Cesvot, da sempre affianco delle battaglie per l’accessibilità . L’iniziativa è meritevole di interesse tanto più dal momento che in pochi si occupano del problema dell’accessibilità  dei bambini. Basti pensare che l’ultimo rapporto Istat in materia risale al 2010 e tiene in considerazione solo le barriere architettoniche all’interno delle scuole, come se la vita di questi bambini si esaurisse all’interno delle mura scolastiche. Il presidente del Cesvot in qualità  di depuatato ha portato la questione anche in seno al parlamento, attraverso un’interrogazione in cui chiede conto al governo e ai ministri della mancata applicazione dei Peba – Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche – e delle norme per l’accessibilità  cosìcome previsto dalla legge, in particolare rispetto ai luoghi pubblici e alle stazioni, anche quelle impresenziate. In Toscana, infatti, soltanto il 18,8% dei Comuni ha applicato i Peba e solo 9 Comuni su 287 hanno parchi giochi accessibili a tutti i bambini.
Una delle prime iniziative per raccogliere i fondi si è tenuta il 9 ottobre scorso presso il teatro Cral Eni, con la proiezione di un video-documentario dedicato all’ultimo viaggio in Lapponia dei Camminatori.

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