Nel pomeriggio di giovedì27 novembre, le più importanti organizzazioni rappresentanti delle società civili europee, si sono date appuntamento a Roma, presso l’Ufficio d’Informazione per l’Italia del Parlamento Europeo, per presentare il nuovo progetto Europa+.
Alla riunione, cui hanno preso parte non solo due tra i più importanti movimenti federalisti europei, EMI e JEF e altre realtà europee quali Democracy International e Active Citizenship Network, ha partecipato anche Labsus in quanto membro attivo dell’iniziativa EYCA 2013.
Il nuovo progetto europeo, il cui obiettivo è creare un nuovo network di società civili che puntino al rinnovamento della democrazia europea, è stato introdotto dal Segretario Generale di European Movement International Diogo Pinto, il quale ha tenuto molto a precisare la scelta fortemente voluta di presentare il programma a Roma piuttosto che a Bruxelles: spingere i movimenti europei a creare un nuovo hub di decisioni di respiro internazionale cosìda superare l’idea che Bruxelles sia l’esclusiva piattaforma di coordinamento europeo.
I punti del programma
L’incontro ha maturato continui confronti tra i diversi rappresentanti delle organizzazioni europee cosìda definire in maniera più chiara i punti del nuovo progetto europeo.
Europa+ nasce infatti per essere uno spazio trasparente ed inclusivo che favorisca il dibattito europeo attorno ai temi di democrazia e partecipazione tra società civile e istituzioni. Gli obiettivi sono:
- promuovere la cittadinanza europea e la partecipazione dei cittadini;
- incoraggiare maggiore attività e coinvolgimento delle organizzazioni della società civile, al fine di stabilire un dialogo permanente con i cittadini, in modo da carpirne grado di benessere e soddisfazione;
- rinnovare la democrazia europea;
- ottenere feedbacks per auspicare a continui miglioramenti del dialogo proposto.
La necessità di creare Europe+ nasce anche dall’avvertita e preoccupante esigenza di dover migliorare la scarsa impostazione democratica e partecipativa di cui attualmente soffre l’Europa.
Diogo Pinto ha infatti sottolineato che “la società civile si sta confrontando con una democrazia in crisi”– chiarendo l’importanza di dover rispettare il principio di minoranza. Secondo l’analisi del Segretario Generale di EMI, infatti, “la democrazia non trova il suo spazio all’interno della società europea”,- e, per questo, ha aggiunto – “è importante e necessario migliorare la democrazia ad ogni livello, attraverso nuovi metodi di interazione e partecipazione, cosìda comprendere la democrazia a livello internazionale e coinvolgerla a quello nazionale, garantendo l’accesso delle minoranze all’interno di società civili trasparenti e lecite”.
Infine, una delle finalità di Europa+ è certamente quella di concretizzare l’utilizzo dell’art.11 del TUE, auspicando ad un più diretto accesso al policy-making delle istituzioni europee.
Europe+, dunque, mira a creare un vero e proprio cambiamento, a new implementation, da condurre insieme: diffondere una maggiore democrazia, spiegata alle istituzioni, affinché queste ne comprendano la necessità di integrazione cosìche i cittadini europei non debbano ritrovarsi a scegliere tra una democrazia nazionale e/o una democrazia europea.
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