La società civile, impegnata per il recupero dei luoghi e per la valorizzazione della vita all’interno del quartiere, è sempre più numerosa e crescono le iniziative per rilanciare i momenti di contatto tra gli abitanti, come la messa a punto degli orti urbani condominiali.
Una zona periferica e difficile Quarto Oggiaro (MI), luogo noto per lo più per brutti episodi di cronaca e per le vicende della piccola criminalità (spaccio di droga, furti, occupazioni edilizie). Ma i 32 mila cittadini del luogo, di cui almeno 7mila stranieri, non ci stanno a lasciarsi passivamente etichettare come residenti di un quartiere pericoloso e degradato.
La riappropriazione degli spazi comuni
Alle iniziative dei cittadini attivi della zona si affiancano le azioni di sostegno che provengono dal mondo istituzionale. E il 28 settembre a Quarto l’appoggio dalle istituzioni istituzioni si è manifestato con la partecipazione di più amministratori pubblici alla attività di volontariato per il recupero dello spazio pubblico in via Pascarella. Risalta il coinvolgimento dell’Assessore ai lavori pubblici e al decoro urbano Carmela Rozza, che abbiamo intervistato. Innanzitutto, l’assessore ha voluto sottolineare che ha partecipato in qualità di volontario, di cittadino attivo, e, d’altro canto, ha voluto dare il segnale di sorreggere la volontà di una comunità che desidera recuperare i luoghi in degrado, a afferma nitidamente che “solo i cittadini sono in grado di esercitare e mantenere concretamente l’azione di cambiamento di cui si fanno promotori ” . Certamente il sostegno della amministrazione pubblica è necessario, tuttavia sono i cittadini che si rendono promotori dell’azione che possono renderla viva nel tempo e darle un lungo respiro, perché se sono gli stessi abitanti ad attuarla sarà una azione rispettata all’interno del contesto.
La ripresa del vivere civile
La lettura della partecipazione attiva a Quarto Oggiaro è certamente più ampia e da distinguere rispetto alle sempre più diffuse azioni di cittadinanza attiva per il recupero del decoro urbano che verifichiamo sul territorio italiano. Intervenire nel contesto di via Pascarella e nelle zone di piazzetta Capuana, luogo di spaccio e di delinquenza, è un gesto denso di significato: i cittadini occupano gli spazi comuni, conferendo ai luoghi pubblici quell’intrinseco valore di bene comune da condividere. A Quarto Oggiaro via della Pascarella e Piazzetta Capuana, dove sorge Spazio agorà , il fiore all’occhiello della partecipazione civile nel quartiere, sono il ” simbolo di ripresa della legalità e del vivere civile ” .
Una strategia ampia
Una società civile sempre più numerosa che recupera gli spazi dal vandalismo e dalla delinquenza, rilanciando la possibilità di vivere gli spazi comuni, sorretti da un’amministrazione presente e in forte connessione con la cittadinanza attiva del quartiere: questo è l’obiettivo che il mondo dell’associazionismo può prefigurarsi in luoghi dove le comunità vengono minacciate dalla delinquenza. Il settore del volontariato e del no profit ha la possibilità di creare una sfera di raccordo tra le necessità dei cittadini e il settore pubblico, mettendo a punto una serie di attività e servizi da destinare alla comunità , in cui rileviamo però una sfida fondamentale e ancora aperta: come evitare di drenare dal settore pubblico risorse e credibilità ?
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