La particolarità forse più appariscente di questo specifico atto è il fatto che non siano richiamati tutti i principi contenuti nel presenti nel Regolamento di Bologna ma vi è solo un riferimento alla sussidiarietà orizzontale all’art. 1 del testo normativo. Tuttavia, assai più rilevante è il dato per cui la collaborazione tra cittadini attivi ed amministrazione non avverrà esclusivamente attraverso moduli negoziali ma anche con atti amministrativi autoritativi, fatto che ovviamente priva di gran parte della sua originalità il regolamento e mal si concilia con il principio di sussidiarietà orizzontale. Inoltre, la gestione della collaborazione con i cittadini non è considerata una vera e propria funzione amministrativa sebbene siano poi individuati appositi strumenti organizzativi di semplificazione delle relazioni tra cittadini attivi ed amministrazione. Infine, tra gli strumenti di garanzia manca qualsiasi riferimento ad una procedura di conciliazione, aspetto che potrebbe penalizzare la flessibilità delle relazioni tra i soggetti coinvolti. L’adozione del regolamento, ad ogni modo, rappresenta una novità di grande rilievo, attraverso la quale la città di Siena valorizza le già numerose esperienze presenti sul suo territorio di cura condivisa degli spazi e dei beni della città, strettamente connesse alla sua forte tradizione civica.
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