Euro Innovanet è una società che ha sede a Roma, il cui campo di azione è basato sulle attività di ricerca e sviluppo nel campo delle scienze sociali e umanistiche. La società ha di recente partecipato ad un bando europeo di cui è risultata vincitrice. Il progetto portato avanti da Euro Innovanet è basato su una metodologia di cittadinanza attiva nota come “Planning for real”, nata negli anni settanta e già largamente diffusa nel Nord Europa in particolare in Gran Bretagna, sperimentata anche in diverse esperienze italiane. Si tratta di un metodo considerato “democratico” in quanto aperto al contributo di tutti coloro che vogliono partecipare e non richiede competenze specifiche, se non quella di essere un cittadino attivo. Rilevante è il fatto che durante il processo sarà possibile interloquire da pari a pari con le istituzioni e i rappresentanti di enti o forze interessate. Ciò consentirà non solo di arrivare ad una proposta basata sul consenso ma anche ad un arricchimento per tutti coloro che parteciperanno. I cittadini applicheranno questo modello di progettazione partecipata per far si che la piazza del Pigneto torni ad essere bella e vissuta da tutti.
Come funziona il nuovo modello di cittadinanza attiva
Non c’è un progetto prestabilito, gli organizzatori dello stesso si serviranno di un plastico 3D che rappresenterà la piazza e le zone limitrofe, realizzato dai bambini della scuola media ed elementare Enrico Toti. Questo verrà poi esposto in occasione degli open day, incontri organizzati presso alcune scuole del quartiere, con lo scopo di conoscere i residenti e di ascoltare le loro idee circa le possibili soluzioni da adottare per riqualificare la zona. Il plastico in questione servirà ad evidenziare, attraverso dei cartoncini colorati, quali siano le problematiche più sentite dai residenti del Pigneto. Per il momento la questione più rilevante è quella della sicurezza: negli ultimi anni è proprio questo il problema emerso con maggiore prepotenza. Da tempo il quartiere vive nel degrado; sporcizia, spaccio di stupefacenti e criminalità sono purtroppo all’ordine del giorno. Proprio per questo il V Municipio, in accordo con i suoi cittadini, ha ritenuto indispensabile riqualificare la zona.
La fase di raccolta cosìstrutturata durerà fino a metà gennaio, quando inizierà invece la fase di sperimentazione che si concluderà a marzo. Si tratta dunque di un progetto molto ambizioso e complesso, che vede coinvolte figure professionali come quella degli architetti, affiancate dai cittadini attivi. Abitanti del quartiere e tecnici, dopo essersi confrontati sulle criticità e le possibili soluzioni, forniranno alle amministrazioni un’agenda delle priorità da portare avanti, che dovrà essere usata per raggiungere l’obiettivo della riqualificazione. Per fare in modo che questo nuovo modello funzioni c’è però bisogno che si rispettino i criteri della trasparenza e della solidarietà (tutti i partecipanti dovranno collaborare per superare i problemi e per trovare soluzioni ai bisogni comuni), su cui esso si basa. E’ però importante sottolineare che questo metodo, basato sulla partecipazione dei cittadini che propongono le loro idee per riqualificare il quartiere in cui vivono, non prevede, per il momento, il loro contributo nella realizzazzione concreta delle stesse.
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