Il 2015 era partito con un evento che aveva lasciato sgomenti tutti i baresi: la Basilica di San Nicola era stata imbrattata da sdolcinate frasi d’amore scritte con uno spray. Lo sfregio verso il proprio simbolo religioso e culturale ha provocato una vera e propria emergenza per la città e l’opinione pubblica barese: altri atti di degrado si sono succeduti dopo lo sfregio all’amata basilica, come anche se ne verificavano prima. Parafrasando proprio quell’amore scritto con uno spray, il comune di Bari, con la collaborazione della società municipalizzata Amiu Spa, ha lanciato la campagna “Bari per bene – Patti chiari, città più bella”. Avviata non a caso nel giorno di San Valentino, l’iniziativa ha iniziato il suo tour nel quartiere Madonnella, una delle zone più vivaci della città pugliese. Obiettivo di Bari per bene è rendere la città più bella e vivibile con la collaborazione dei cittadini residenti nei vari quartieri. Base per la realizzazione dell’obiettivo è un vero e proprio patto che prevede, da una parte, l’impegno dell’Amministrazione e dell’Amiu a rafforzare i servizi di pulizia e decoro urbano; dall’altra, di stimolare la collaborazione attiva dei cittadini nel monitorare l’efficienza del servizio, anche attraverso la raccolta differenziata ed il rispetto delle regole di conferimento.
Il percorso e i risultati di Madonnella
Avviato, come già detto, il 14 febbraio, Bari per bene ha concluso, proprio pochi giorni fa, la sua prima tappa. La scelta del quartiere Madonnella non è stata di certo casuale: zona non propriamente centrale di Bari ma allo stesso tempo uno dei luoghi con maggiore concentrazione di attività sociali, economiche e culturali della città . Il cronoprogramma delle attività , stilato in sede di avvio del progetto, prevede diverse fasi: si è partiti con un’analisi dei fabbisogni e delle criticità presenti nel quartiere attraverso le segnalazioni e i suggerimenti dei cittadini recepite non solo dagli uffici comunali ma anche dell’app BaRisolve; si sono individuate così40 aree a rischio degrado per le quali sono necessari interventi urgenti e si sono recepite indicazioni per il miglioramento dei servizi erogati. Successiva è stata dunque la fase di pianificazione di 50 azioni mirate, da realizzarsi nei 60 giorni di sperimentazione: si va dall’installazione di posacenere, cestini e contenitori per le deiezioni canine alla rimozione di rifiuti abbandonati. Ai cittadini viene quindi affidata la fase di monitoraggio, attraverso un’attività trasparente e condivisa che consiste nel controllare l’efficienza dei servizi esistenti e di quelli programmati, e nel segnalare problemi e suggerimenti cosìda implementare ancora meglio l’ambizioso obiettivo di rendere più vivibile il proprio quartiere.
La conclusione della prima tappa si è tenuta sabato 2 maggio con la festa di quartiere Bari per bene day, dove è stato possibile, non solo attraverso musica ed intrattenimento ma anche con laboratori didattici per grandi e bambini sulla mobilità sostenibile, sull’educazione ambientale e alimentare, imparare divertendosi. E proprio all’interno del Bari per bene day, alla presenza del Sindaco di Bari Antonio Decaro e dell’Assessore all’ambiente Pietro Petruzzelli, sono stati elencati i risultati ottenuti da questa prima sperimentazione, andati oltre le più rosee aspettative (qui il report per visualizzare tutti i risultati). E’ piacevole constatare, prima di tutto, la fattiva collaborazione dei cittadini, soprattutto in termini di aumento di raccolta differenziata: a Madonnella si è registrato un più 9 percento di quantità di rifiuti differenziati: risultato dovuto anche all’impegno mantenuto dall’amministrazione, soprattutto in termini di sanzioni (240 quelle ambientali elevate in due mesi). Molti gli interventi programmati realizzati: quasi 200 riguardanti la segnaletica orizzontale e verticale come anche l’installazione di cento cestini per la carta, dieci per le deiezioni canine e venti posacenere. Soddisfacente anche lo screening effettuato dai cittadini: 720 su 1002 i giudizi positivi formulati dai rilevatori sulle schede di rilevamento dell’efficacia degli interventi di decoro e pulizia.
La scommessa più importante: la città vecchia
Bari per bene, possiamo dire, avviene proprio nel segno di San Nicola: l’annuncio per la seconda tappa del progetto barese è stato fatto l’8 maggio, giorno in cui i baresi festeggiano il Santo venuto dall’oriente. E sarà proprio la città vecchia, sede della Basilica intitolata al Vescovo di Myra, la seconda tappa del Bari per bene. Una vera e propria scommessa che i sostenitori del progetto intendono vincere con quasi 90 interventi, programmati e analizzati con la collaborazione dei cittadini della città vecchia, che verranno effettuati nel borgo antico di Bari: previsti, tra i più importanti, interventi di pulizia delle strade, la rimozione delle scritte dai muri, l’incremento dei cestini e la sistemazione dei campetti di calcio sotto la muraglia. Qui la vivibilità non riguarda solo i residenti, ma anche i tanti turisti che arrivano nel capoluogo pugliese: per questo sarebbe importante la pedonalizzazione delle piazze più frequentate e belle della città vecchia, come piazza Federico II di Svevia e piazza San Pietro.
Ripetere i risultati di Madonnella non sarà facile, ma sicuramente la strada intrapresa dà nuovo slancio alla realizzazione dell’ambizioso obiettivo di amministrare in maniera condivisa, individuando insieme i problemi e le criticità e collaborando per realizzare standard di vivibilità elevati. Qual è il senso della sussidiarietà orizzontale se non questo?
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