Velolove e Legambiente hanno unito le forze in un progetto partecipato per la realizzazione di un anello ciclopedonale di 44,2 km che si sviluppa completamente all’interno della città di Roma; questo progetto prende il nome di Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, la cui inaugurazione è prevista per domenica 17 maggio.
Si tratta di un anello green di 44,2 chilometri che si snoda principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali ma anche su marciapiedi che possono facilmente accogliere una ciclabile e strade secondarie a bassissima intensità di traffico.
Per ora l’80 percento del tragitto è percorribile e si snoda attraverso i luoghi più belli e suggestivi della Capitale: da una strada di 2300 anni fa (l’Appia Antica), alle architetture contemporanee del MAXXI di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara, unendo tra loro Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro e il Vaticano.
Il tutto attraversando parchi e paesaggi agrari eccezionali e inaspettati (Caffarella e Acquedotti), ville storiche (Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani) e i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone.
Peraltro si connette a percorsi ciclabili esistenti (come la ciclopista del Tevere) o a percorsi ciclopedonali all’interno di ville e parchi che fanno salire l’estensione totale degli itinerari pedalabili senza soluzione di continuità a circa 200 chilometri.
Mobilità sostenibile
La mobilità sostenibile è un obiettivo per molti Paesi. Arrivare ad un trasporto, sia pubblico che privato, che rispetti l’ambiente e non produca emissioni nocive con l’utilizzo di combustibili inquinanti come il petrolio è fondamentale per la tutela del pianeta.
Per realizzare la segnaletica del Grab, per mettere in sicurezza l’anello e per rendere più funzionali alcune tratte nelle aree verdi si stima un costo di circa 500mila euro. Con una spesa compresa tra i 2 e i 4 milioni di euro si può invece puntare a realizzare una ciclovia che abbia una estetica forte e un preciso carattere identitario. Le risorse economiche per la realizzazione del Grab possono essere in parte reperite attivando sinergie tra pubblico e privato.
In ogni caso si tratta di un’opera unica, innovativa. La greenway più lunga del mondo che porterebbe non solo i naturali benefici per chi pratica sport e ama stare all’aria aperta ma anche una notevole diminuzione dello stress e dell’inquinamento causato del traffico.
Non di meno, si configura come una potenziale attrazione per tutti i turisti e per gli amanti del bike, trasmettendo nell’immaginario di chi abita a Roma e di chi la vive da turista l’idea che si tratta di una città easy, accogliente, vivibile, sana, sicura, moderna.
I soggetti coinvolti
I coordinatori del progetto sono Alberto Fiorillo di Legambiente e Marco Pierfranceschi di VeloLove, ma hanno partecipato ad un incontro di pochi giorni fa anche numerose e importanti figure istituzionali: il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo, il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, il membro della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Gandolfi, l’Assessore a Scuola, Sport e Partecipazione del Comune di Roma, Paolo Masini, il presidente e Ad di Roma Servizi per la Mobilità Carlo Maria Medaglia e i rappresentanti di tutte le realtà che hanno parte attiva in questo progetto (come il Touring Club Italiano, la Rete Mobilità Nuova e il Parco Regionale dell’Appia Antica).
Commenti positivi anche da parte del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio e del Sindaco Marino che ha commentato: “Il progetto per la realizzazione del Grab è una grande opportunità perfettamente in linea col lavoro di questa amministrazione: cambiare la mobilità urbana in modo sostenibile. Un lavoro prezioso, quello delle associazioni e dei volontari, che ci offre l’idea di un’infrastruttura leggera, con un tracciato di 44,2 km che si snoda all’interno di Roma, da poter percorrere in bicicletta o a piedi. Una greenway, la più lunga del mondo, che attraversa parchi, aree verdi e piste ciclabili e che porterà benefici all’ambiente e alla salute, migliorando la qualità dell’aria e quindi la vita dei cittadini – ha detto – Uno strumento in più che accogliamo con entusiasmo e che conferma come sia possibile ricucire le ciclabili già esistenti, per poi proseguire con i nuovi tracciati, cosìda restituire ai romani e alle romane spazi urbani da vivere in maniera sicura e all’insegna della sostenibilità “.
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