A Cortona, nella Val di Chiana, il 22 dicembre 2014 è stato approvato il Regolamento di Labsus. Oggi, a quasi un anno di distanza, i risultati sono più che soddisfacenti.
Abbiamo intervistato Andrea Bernardini, Assessore alle politiche sociali, sanità , ambiente e sport del comune di Cortona per farci raccontare come procede la via verso un’amministrazione sempre più condivisa.
A fine 2014 a Cortona è stato approvato il Regolamento per i beni comuni e ad oggi sono già molte le richieste di intervento. Dunque l’iniziativa ha catturato l’attenzione di cittadini e associazioni in maniera importante?
E’ stato davvero un successo sia a livello già di patti sottoscritti che a livello di informazione ed interesse generale rispetto a questo tema. La nostra realtà è ricca di tante associazioni e nel tempo abbiamo instaurato una bella rete di rapporti tra associazionismo, amministrazioni e semplici cittadini e il regolamento dei beni comuni ha reso strutturato questo percorso.
In che modo l’amministrazione comunale si è impegnata e si sta impegnando a far conoscere questa nuova via che porta ad un’amministrazione condivisa?
Sulla stampa appena approvato abbiamo subito dato molto risalto con comunicati che illustravano il progetto poi in seguito è stato fatto un lavoro certosino di comunicazione e informazione: abbiamo convocato tutte le associazioni di volontariato del territorio e quelle sportive spiegandogli il nostro progetto e fornendogli utili indicazioni sul valore di questo strumento.
Abbiamo dedicato la prima giornata del volontariato che abbiamo fatto a maggio 2015 al tema del regolamento dei beni comuni riscuotendo in quell’occasione già moltissimo interesse.
Inoltre abbiamo messo un avviso pubblico sul nostro sito in cui chiunque può aderire e proporre il proprio progetto che poi dovrà essere condiviso con l’amministrazione comunale.
Infine abbiamo fatto delle riunioni nelle varie frazioni del territorio per portare a conoscenza di tutti questo nuovo regolamento.
Quali sono, in particolare, i progetti di intervento già in portati a termine e quali quelli previsti per il futuro?
Ecco i primi patti che abbiamo approvato e che abbiamo firmato in particolari occasioni tipo ” Puliamo il Mondo ” e ” Festa dell’albero ” , si tratta di beni materiali e immateriali:
- “Nonni amici Terontola”, servizio di sorveglianza dei bambini nell’attraversamento delle strade, promosso dall’Associazione Centro Sociale di Terontola;
- “Nati per Leggere” – con le ragazze più grandi che leggono ai bambini piccoli e “Giochiamo al naturale ” promossi dall’Istituto Istruzione superiore L. Signorelli e IPSS G. Severini di Cortona con alunne e alunni che attueranno i progetti sul territorio;
- “Cura del Parco Togliatti di Camucia” promosso dell’Associazione “Solidarietà AUSER Camucia” per la pulizia del Parco e organizzazione di eventi che coinvolgano il vicinato;
- “Sentinelle della montagna”, promosso da tante associazioni sportive che si sono impegnate a segnalare al Comune rifiuti ingombranti e a tutelare l’ambiente dove svolgono le attività (Associazione CTG Gruppo Trekking – ASD Cavallino – Ciclo Club Quota Mille ASD – ASD Polisportiva Val di Loreto – ASD BJ Racing Team – Moto Club Cortona Gianluca Bigianti – ASD Ciclismo Terontola – Cortona Fitness A.S.D. – A.S.D. Sport Events – Circolo Arci Ossaia).
- ” Istituto Comprensivo 1 – Cortona ” , per l’attuazione del progetto di cura del ” Cortile del Plesso scolastico U.Morra – Camucia ” ai sensi del ” Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani ” , approvato con atto del C.C. n.82/2014.
Abbiamo in definizione con alcune associazioni altri patti che sigleremo nelle prossime settimane e che riguarderanno sia beni materiali che immateriali.
Secondo lei il Regolamento, e di conseguenza i Patti di collaborazione, possono rappresentare lo strumento decisivo per riavvicinare i cittadini alle istituzioni in un momento di forte crisi di tale legame?
Assolutamente sì, è un’opportunità importante per riavvicinare il cittadino alle scelte del proprio territorio; in questi anni e tutt’ora in molti servizi si tende ad allontanare il potere decisionale decentrandolo sempre più dal territorio come è avvenuto in Toscana per i servizi di area vasta, invece con questo regolamento si cambia completamente la concezione facendo della partecipazione e del confronto i cardini di una buona amministrazione e quindi di una migliore società .
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