Nella mission del sito si legge: “ E’ un progetto di informazione aperto, orizzontale sul tema delle migrazioni. Non è informazione per soli specialisti. Non vuole essere informazione di tipo retorico. Non deve essere informazione fondata su pregiudizi o stereotipi altrimenti non avrebbe la forza per scardinare i pregiudizi e gli stereotipi prevalenti e pericolosi che sono usati dai media e da talune forze politiche quando viene affrontato il tema dell’immigrazione. Open Migration è dunque un progetto che usando competenze, dati, conoscenze vuole contribuire a formare le opinioni e le coscienze sulle migrazioni”
L’obiettivo è quello, attraverso letture, notizie, racconti e numeri, di allargare l’area dei diritti e delle libertà , senza guardare al passaporto, all’etnia, alla religione.
Panoramica del sito
Il sito si articola prevalentemente in 6 sezioni: “Missione” in cui sono presenti gli obiettivi che vuole raggiungere, “Politiche di frontiera” in cui sono presenti prevalentemente articoli di natura geo-politica per comprendere la natura degli accordi internazionali sulla questione migranti, “Diritti d’asilo” in cui si approfondiscono i dati in materia dei profughi, con riferimenti anche a popolazioni specifiche, “Immigrazione e integrazione” che si occupa dei dati relativi agli immigrati una volta giunti a destinazione (come influiscono sull’economia del paese ospitante, quanti sono in carcere ecc.). In conclusione nella sezione “Dati” sono presenti tutti i grafici, le mappe e le tabelle riassuntive con i vari numeri dell’immigrazione; nella sezione “Rubriche” vengono raccolti gli articoli sul tema.
Una particolarità apprezzabile del sito consiste nel fatto che mette a disposizione una serie di test, facilmente utilizzabili dagli utenti, che permettono loro di capire il grado di conoscenza sui vari argomenti legati al tema immigrazione.
Infine anche per quanto riguarda la parte grafica le mappe, le tabelle e i grafici sono molto chiari e comprensibili e facilitano la comprensione dei vari fenomeni di cui si parla.
Alcuni articoli
Tra gli articoli più interessanti presenti nel sito OpenMigration quello che riporta l’intervista di un professore di economia statunitense che, senza mezzi termini, spiega come l’economia dell’immigrazione porti, in generale, grandi guadagni sia agli immigrati stessi che ai paesi ospitanti. Dalle parole di Benjamin Powell: “Gli economisti stimano che i potenziali guadagni globali da un’immigrazione aperta sarebbero impressionanti. Si va dal 50% al 150% del Pil mondiale. Gran parte di questi guadagni andrebbero agli immigrati stessi, ma gli stessi economisti che sono contrari a flussi più ampi di immigrati ammettono che anche la popolazione nativa ne avrebbe un guadagno economico. La maggior parte degli studi non trova effetti negativi dell’immigrazione sui salari o sul numero dei posti di lavoro“.
Un altro articolo interessante è :”Come smentire la bufala dell’invasione musulmana in Italia” in cui si commentano una serie di dati attendibili (provenienti per lo più dalla Caritas) che confutano gli allarmismi dell’opinione pubblica sull’aumento della presenza dei musulmani in Italia.
Come scrive Alessandro Lanni: “Un’ulteriore smentita del racconto dell’invasione proviene dalla lettura dei dati sulla demografia italiana. I musulmani sono passati in questi venti anni dal 0,5% al 2,6% della popolazione. Negli stessi anni la popolazione straniera è passata dall’1,7% all’8,2% del 2014. Ciò significa che la crescita dei musulmani è proporzionale a quella del totale degli stranieri in Italia. Nessuna ” invasione islamica ” .
Infine segnaliamo la presenza di un quiz “scopri cosa sai (o non sai) della crisi dei rifugiati” in cui i lettori possono mettere alla prova le loro conoscenze in materia ed avere subito un chiaro riscontro.
Per concludere OpenMigration è uno strumento innovativo e molto interessante per più ragioni: innanzitutto fornisce all’opinione pubblica una valida alternativa ai mass media per la conoscenza di un fenomeno cosìvasto e complesso, è apprezzabile infatti il tentativo di spezzare alcuni pregiudizi e allarmismi che, troppo spesso, ricorrono intorno al fenomeno migrazione. Insomma uno strumento valido e originale da consultare ogni qual volta si voglia approfondire un aspetto del fenomeno dell’immigrazione.
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