” Il regolamento adottato nasce dalla volontà di potenziare il ” welfare urbano ” favorendo un modello di amministrazione condivisa tra i cittadini e l’Ente per affrontare in maniera innovativa e con procedure partecipative la manutenzione e la gestione di beni e spazi pubblici attraverso lo stimolo ed il sostegno a diverse forme di cittadinanza attiva che esprimono competenze, interessi e disponibilità ad agire per il benessere della collettività . ” Queste sono le prime righe del comunicato stampa rilasciato dal Comune di Todi. Le prime righe che vanno ad introdurre un passo molto importante verso la cura e la riqualifica dei beni comuni.
Difatti tale regolamento trasformerà in realtà le iniziative della società attiva, andando a supportare le associazioni o i singoli cittadini che vorranno collaborare con l’amministrazione, al fine di riqualificare gli spazi urbani e le realtà degradate della città .
” Il carattere innovativo del regolamento” – sottolinea l’Assessore Catia Massetti -” segna un modo nuovo di disciplinare i rapporti di collaborazione tra cittadini attivi e amministrazione. Significa che dove è sufficiente l’iniziativa del privato, singolo o associato, per raggiungere un obiettivo di interesse collettivo per la comunità , l’intervento pubblico avviene in un’ottica di reciproca condivisione di responsabilità . In questo quadro il regolamento è lo strumento che consente di coinvolgere appieno i cittadini attivi per orientare e attuare le scelte in vari ambiti delle funzioni pubbliche, dal sociale alla gestione del territorio, dalla cultura alla promozione del territorio, dalla scuola alle pari opportunità , in un’accezione ampia di bene comune, sia materiale che immateriale. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale – conclude la Massetti- siamo ora in grado di proporre anche l’adesione del Comune di Todi alla Rete delle Amministrazioni Condivise che, per iniziativa dell’ANCI, si sta costituendo in Umbria ” .
Queste collaborazioni tra amministrazione e cittadini, come ci racconta lo stesso Sindaco Carlo Rossini, sono già in cantiere e diverranno a breve patti di Collaborazione, ovvero ” un atto con cui viene definita la realizzazione, ad esempio, di una piccola opera pubblica o di un intervento sociale o di un’iniziativa culturale o per la gestione di un’area verde o altro ancora. Il patto prevede anche le forme di sostegno della cittadinanza attiva e dell’amministrazione condivisa: possono essere agevolazioni ed esenzioni di canoni e tributi comunali, gratuità nell’accesso agli spazi comunali, fornitura di materiali di consumo e dispositivi di protezione, affiancamento nella progettazione, rimborso di costi sostenuti o forme di riconoscimento delle azioni realizzate. ”
Raggiunto al telefono, il Sindaco di Todi Carlo Rossini commenta e spiega quale sono le ragioni e le finalità di tale atto.
” In un Comune come quello di Todi con un patrimonio molto vasto, un’estensione territoriale di quasi 220 chilometri quadri suddivisi in 40 frazioni, l’impegno per la corretta tenuta del patrimonio comunale diviene un tema molto caldo. Uno strumento come il Regolamento dei Beni comuni si trasforma in una risorsa molto importante aiutando ad instaurare un nuovo rapporto con i cittadini, un rapporto che andrà a proteggere, recuperare, riqualificare moltissime aree, strutture e realtà di tutto il territorio Todino. ”
Continua: ” Certamente il Regolamento per i beni comuni è un tassello importante per un’amministrazione condivisa, una risorsa fondamentale per potenziare il contributo dei singoli cittadini che già attualmente aiutano e collaborano con l’amministrazione tramite segnalazioni, commenti o proposte. ”
Un altro passo in avanti per il Comune di Todi, che aiuterà l’intero territorio nella riqualificazione e gestione del patrimonio comunale ed un altro passo in avanti anche per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.