Un regolamento condiviso tanto nella sua tematica che nel suo iter formativo, essendo stato raggiunto attraverso un pieno consenso in Consiglio comunale e con le più alte aspettative circa la sua effettiva efficacia innovativa. Dal punto di vista contenutistico, il Regolamento di San Donato Milanese riprende ovviamente l’impostazione proposta dall’originario testo di Bologna, adottato nel lontano 2014, mutandone però alcuni elementi di autonoma rilevanza.
In generale si evince un approccio più “istituzionale” proposto dal Consiglio di San Donato Milanese, tanto con il richiamo a strutture prettamente comunali (quali il sito del Comune in luogo della più partecipativa “rete civica” ovvero del “medium civico”), tanto elidendo alcune disposizioni che spingono ad una maggiore collaborazione tra la compagine comunale e la realtà cittadina. Tra esse scompare la menzione relativa alla promozione dell’innovazione digitale così come il richiamo alla decisione condivisa dei progetti di rigenerazione urbana realizzabili all’interno del programma di Servizio Civile; inoltre manca la dizione relativa ai diritti riconosciuti ai soggetti che raggiungano almeno il 66% dei diritti reali incidenti sui beni oggetto di amministrazione condivisa. Mancano quindi dizioni e proposizioni che rafforzavano ulteriormente la rilevanza di una scelta civica e condivisa; accanto a tali aspetti negativi, positivamente devono essere invece accolte le menzioni dei mezzi di comunicazione quali strumenti rilevanti ai fini di una maggiore inclusione dei destinatari-partecipi.
Nonostante queste differenziazioni, che sembrerebbero mostrare un atteggiamento “timoroso” riguardo un ruolo attivo di promozione attiva dei singoli cittadini, tanto il testo del Regolamento che il già richiamato spirito con cui lo stesso è arrivato in discussione (come già riportato nel nostro sito internet), mostrano una piena consapevolezza della rilevanza e della forza innovatrice di un testo idoneo a permettere la realizzazione di una collaborazione tra amministrazione e cittadini per la cura dei beni comuni.
ALLEGATI (1):