Questo lavoro è volto ad esplorare la tematica dei beni comuni, della sussidiarietà orizzontale e delle tecnologie dell’Informazione e della comunicazione, collocandosi all’interno di una riflessione sullo sviluppo di un nuovo modello di amministrazione pubblica le cui basi sono poste da un rinnovato bisogno sociale, ovvero l’esigenza da parte dei cittadini di assumersi delle responsabilità in ordine alla gestione delle proprie risorse comuni.
Pertanto, come risultato di tale riflessione, si è cercato di tracciare un percorso, mediante l’illustrazione di alcune esperienze concrete, per la definizione di un ” paradigma sussidiario ” , in cui le istituzioni pubbliche collaborano con i cittadini nella gestione dei beni comuni. Si è cercato di dimostrare, come i beni comuni, non essendo legati né alla proprietà pubblica né a quella privata, rappresentino lo strumento ideale per la realizzazione di soluzioni condivise.
Le iniziative di gestione partecipata di tali beni, diventano così, modelli sostenibili di sviluppo economico e sociale. Ciò, ovviamente, richiede il coinvolgimento dei cittadini in tutti i procedimenti aventi ad oggetto i beni comuni, attraverso la persecuzione dei principi della sussidiarietà , trasparenza, partecipazione, democraticità e pari opportunità . Per l’affermazione di questo modello è fondamentale che le P.A., operino con i cittadini mediante un ordinato percorso di approfondimenti che deve necessariamente partire dalla conoscenza, la quale dovrà essere costruita in modo, inclusivo, diffuso e integrato.
Ci si muove, quindi, nell’ambito delle dinamiche della informazione e della comunicazione pubblica, su cui è fondamentale investire per portare a sistema i processi di e-Government. Sul tema del governo dei beni comuni, informazione e comunicazione hanno una responsabilità cruciale, nel senso di potere e capacità di influire sulla costruzione di un rapporto condiviso nella realizzazione dell’interesse pubblico. In tal senso, si sono tracciate le positività e le criticità degli strumenti ITC nel nostro sistema amministrativo, per definire una strategia di informazione e comunicazione, volta ad una effettiva condivisione delle scelte pubbliche. Si è cercato di individuare quei correttivi utili a costruire un rapporto sussidiario, prendendo in considerazione tutti i fattori idonei alla crescita di una cittadinanza consapevole delle proprie responsabilità e dei propri diritti. Come si vede, allora, se c’è un punto di partenza di questa riflessione, è la consapevolezza di una ” malattia ” del nostro attuale sistema amministrativo, e proprio analizzando questa malattia, si è tentato di definire una possibile cura, che si è scelto di individuare nella introduzione di una ” tecnologia istituzionale ” in chiave sussidiaria, su cui potrà efficacemente adattarsi quella digitale, al fine di una reale e consapevole partecipazione dei cittadini ai processi decisionali e alla gestione delle proprie risorse comuni.
In allegato la tesi della Dott.ssa Marina Melis.
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