A Bari, da alcuni anni, c’è l’esperienza di PopHub, un progetto di innovazione sociale per la riattivazione di edifici abbandonati, che vede come ideatori ed imprenditori di se stessi dei giovani studenti universitari. La loro sede è presso la Fiera del Levante (Impact Hub Bari). Silvia Sivo e Luca Langella, laureata in ingegneria edile-architettura lei e in scienze politiche lui, quando hanno dato via a PopHub erano due ragazzi under 30 con un sogno nel cassetto: rigenerare e riqualificare Bari.
Sono più di 3500 gli edifici mappati. PopHub.it è il progetto di ricerca per il recupero e la rivalutazione degli edifici dismessi: è la app degli spazi pubblici che devono riprendere vita. Rivoluzionare l’idea di città e l’interazione delle persone con lo spazio attraverso l’Architettura è il sogno di Silvia, che vorrebbe sempre intraprendere nuovi progetti di crescita personale e collettiva che parlino di Innovazione in maniera entusiasmante, attraverso l’Architettura e la vita delle città e del paesaggio. Ci riesce. Ora c’è un nuovo progetto.
Il crowdfunding per far rivivere l’ex Cinema Arena Moderno
Il progetto Expostmoderno, nell’ambito del Regolamento per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni del Comune di Bari, vede affidato a PopHub l’immobile dell’ex Cinema Arena Moderno, in via Napoli, nel quartiere Libertà . L’ex cinema all’aperto eÌ€ stato attivo dagli anni ’50 ai ’70, chiuso per quarant’anni è uno spazio quasi del tutto dimenticato. Ora l’associazione che l’ha ricevuto in gestione lancia una raccolta fondi sul web: occorrono 12mila euro per la riapertura. Soldi che permetteranno all’area di rivivere, con rassegne, spettacoli ed eventi, assieme a laboratori di autocostruzione/recupero finalizzati a rendere nuovamente fruibile lo spazio.
Il progetto vuole interconnettersi con un quartiere ” social ” , per coinvolgere le persone e renderle partecipi del percorso, per rendere consapevoli gli abitanti della zona che è un diritto vivere e avere cura degli spazi urbani, con la possibilità di una cultura accessibile a tutti, a partire da uno spazio cinematografico. Tutto questo ha un doppio valore se si pensa che l’Arena Moderno si trova nel quartiere Libertà di Bari, il quartiere ” black ” , colpito da scorribande di baby gang e criminalità , che si sta rifacendo il look – dal punto di vista urbanistico – e punta alla rinascita.
Anche l’ex Cinema Moderno vorrebbe rinascere, a partire dalle risorse che il quartiere custodisce e dalle realtà di talento che impreziosiscono la città , per un’apertura degli spazi non solo saltuaria e straordinaria – come la scorsa estate – ma con un vero progetto di riqualificazione. “Ora stiamo lavorando alla programmazione estiva“, spiega Silvia Sivo. ” Non solo cinema di autori emergenti che non trovano spazio altrove ma anche attività teatrali lontane dai palcoscenici consueti. Sarà un luogo accessibile per il pubblico, con prezzi popolari”.
Un cinema di comunità con una programmazione condivisa
E’ partito il crowdfunding sul web: si punta a raccogliere 12mila euro in un paio di mesi per avere #uncinematuttonostro – è il claim dell’iniziativa – dotarsi di attrezzature e programmare la stagione estiva. Va detto che il progetto di un ” cinema di comunità ” ha acceso gli entusiasmi di molti: a partire dai commercianti della zona che hanno accolto ben volentieri l’iniziativa. Ma gli organizzatori sono andati ben oltre, condividendo anche la futura programmazione dell’Arena con una call aperta a tutte le realtà culturali, locali e non, amatoriali e professionali, per accogliere le tantissime proposte di attività da poter realizzare nell’Arena nella sua prima stagione estiva dopo 40 anni di abbandono. Ed è venuto fuori il primo nucleo di programmazione condivisa con Rec Movie, Pigment Workroom, On Docks, Archè Teatro, Jacopo Raffaele, Poesia In Azione, Stefano Loiacono, ARTcore Gallery, A tea with Alice, La Scatola Blu.
Ora serve raccogliere la somma dei 12mila euro in poco tempo ed ecco che noi di Labsus, anche con questo articolo, speriamo di essere utili alla causa. In cambio i sostenitori potranno avere gadget originali come cuscini e coperte serigrafati, “per le fresche serate di settembre”. Per chi non ha luoghi in cui riconoscersi, sognare, trovare la bellezza quotidiana ha bisogno di un Cinema per promuovere la cultura, d’essai e popolare insieme, presidi di cultura democratica, socialità nonché sviluppo per una nuova economia circolare locale.
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