Dall’11 al 13 maggio SIBEC farà tappa a Siena, una città-laboratorio dove si stanno sperimentando straordinari inneschi nella gestione dei beni comuni: tra antiche tradizioni comunitarie e nuovi paradigmi amministrativi.
Tema centrale di questo terzo modulo, l’attivazione e la valorizzazione delle risorse, finanziarie ma anche comunitarie, materiali ma anche immateriali.
Quali sono i “vantaggi competitivi” dei beni comuni? Come mappare le possibili fonti di finanziamento? Come attivare le risorse latenti già presenti nella comunità? Intrecciando i tradizionali “business plan” con un moderno ed efficace “lavoro di comunità” si applicheranno ai beni comuni e ai processi collettivi che li sostengono alcuni strumenti innovativi della finanza e del fundraising.
Il programma
Le lezioni si terranno nello storico Palazzo Pubblico di piazza del Campo e presso la sede di Fondazione Monte dei Paschi. Ad accompagnare i corsisti, tra lezioni teoriche e casi studio empirici, ci saranno questa volta: Enrico Testi, direttore esecutivo del laboratorio di ricerca-azione ARCO (Action Research for Co-Development); Simone Siliani, direttore di Fondazione Finanza Etica; Francesca Santaniello, fondatrice di InPatto Locale e capoprogetto per Labsus in Lombardia.
Nel pomeriggio di venerdì non mancherà la visita sul campo, con il supporto dell’esperto locale Paolo Casprini, ex corsista SIBEC e Dirigente della Direzione Servizi del Comune di Siena. Stavolta il confronto “faccia a faccia” sarà con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e poi con due delle diciassette storiche contrade della città: la Nobile Contrada dell’Aquila e la Contrada Sovrana dell’Istrice…
Ma che c’entrano le contrade con i beni comuni?
Tanto per cominciare, entrambe le contrade sono protagoniste di azioni di collaborazione nella gestione di beni comuni, pur avendole attivate attraverso strumenti diversi dai nostri “patti”. Ma le attività di cura da parte delle contrade, portatrici e custodi di un immenso patrimonio culturale, sono da sempre esistite, come raccontava il Vicesindaco Fulvio Mancuso in occasione dell’approvazione del Regolamento sui beni comuni.
Ogni contrada è il cuore pulsante di Siena, luogo per eccellenza di incontro, condivisione, relazione: quel luogo sia fisico che ideale che consente la reiterazione del legame comunitario, curando e preservando l’identità storica e territoriale della città.
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