Cornice e caso studio sarà  l'esperienza di ExFadda, esempio di rigenerazione urbana dal basso, luogo di innovazione e di possibilità 

Manca pochissimo all’ultima puntata dell’edizione 2017 di SIBEC, Scuola Italiana Beni Comuni. Dal 15 al 17 giugno i corsisti saranno ospiti di un luogo che è già  un simbolo: ExFadda, il “Laboratorio Urbano” che da  San Vito dei Normanni (BR) è conosciuto  in tutta Italia come un modello  di innovazione sociale e culturale. Facilitatori: Roberto Covolo (ExFadda) e Laura Beriotto (DMAV).
La Scuola Italiana Beni Comuni giunge all’appuntamento conclusivo: questa volta i docenti saranno però i corsisti stessi, che presenteranno e discuteranno i loro progetti di gestione condivisa.

Progettare e presentare i beni comuni (tra teoria e pratica)

Come scrivere e presentare un buon progetto? Come riassumere idee e obiettivi di un processo partecipato? Come includere feedback e monitoraggio nel miglioramento continuo dell’idea progettuale, senza perdere di vista tempi e obiettivi? Nell’ultima tappa del Laboratorio, con l’aiuto del tutoraggio realizzato on line e durante tutto il percorso, ogni corsista illustrerà il proprio project work in presenza  di discussant provenienti da diversi campi professionali, ricevendo input su fattibilità, sostenibilità e coinvolgimento degli stakeholders.

ExFadda, what else

Cornice e caso studio sarà  l’esperienza di ExFadda, un vecchio stabilimento enologico rimasto in disuso fino a  qualche anno fa: fino a quando il progetto #OccupyExFadda  ha vinto il bando “Spazi per la creatività  giovanile” del programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia. Rifunzionalizzato attraverso un cantiere di autocostruzione partecipato, lo spazio (4.000 mq ed un ettaro di giardino) ospita oggi circa 30 organizzazioni, prevalentemente giovanili, attive nei campi della musica, dell’arte, dello sport, dell’artigianato, del welfare. Attraverso la condivisione di risorse (spazio, relazioni, competenze, fondi) ExFadda cerca di favorire l’attivazione di ragazzi che hanno un’idea da realizzare, o vogliono imparare collaborando ad iniziative già  attive. Insomma, quale luogo migliore per confrontarsi sui diversi progetti di gestione condivisa di beni comuni?

…Noi non vediamo l’ora di conoscerli tutti, e discuterli insieme.

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