Con questo percorso il Comune di Capannori ha quindi voluto accompagnare e rafforzare progetti innovativi della società civile in tema di sostenibilità , riciclo e riuso creativo, incentivare forme flessibili e durature di partecipazione cittadina alla spesa pubblica attraverso strumenti di finanziamento dal basso che sapessero animare la comunità attorno ai progetti e integrare le risorse pubbliche e sperimentare forme di collaborazione tra cittadini, Ente e comunità con soluzioni più agili rispetto alla normale azione amministrativa. Sono partner di Circularicity: Sociolab , il Centro Ricerca Rifiuti Zero e Labsus.
Un Comune virtuoso
In questo contesto è nato il progetto Circularicity, su iniziativa dell’Amministrazione Menesini, unica in Toscana ad aver scommesso sul crowdfunding civico e seconda solo a Milano in tutta Italia, con la partecipazione dalla Regione Toscana, con l’obiettivo di supportare l’imprenditoria locale legata all’economia circolare e di dare possibilità concrete di azione a tutte quelle realtà che lavorano tutelando l’ambiente, valorizzando le comunità territoriali. L’iniziativa si è rivolta a cittadini, istituzioni, scuole, imprese e startup, dando loro la possibilità di vedere le loro idee nell’ambito dell’economia circolare trasformarsi in realtà , e la risposta del territorio è stata molto importante.
43 proposte presentate, 23 progetti ritenuti ammissibili
Questi sono i numeri che testimoniano il successo del percorso partecipativo. 43 sono state, infatti, le idee progettuali presentate alla commissione di selezione e pervenute attraverso il bando, conclusosi nel mese di maggio. Molti di questi progetti hanno riguardato il settore ambientale: dal recupero e riciclo dei residui colturali, alla costituzione di un centro per il ritiro e la raccolta degli apparecchi elettrici ed elettronici (Aee), dagli oliveti sostenibili al recupero dei tessuti, dal recupero dello spreco alimentare al baratto, dalle scarpe scomponibili all’ecoturismo. Tra le idee selezionate anche progetti di natura sociale come gli orti sociali, il cohousing, le monete complementari e i charity shop.
La commissione di selezione, di cui ha fatto parte anche Rossana Caselli, referente regionale di Labsus per la Toscana, ha poi ritenuto ammissibili 23 progetti, pubblicando sul sito del Comune la graduatoria. Successivamente, nel mese di giugno, le prime 13 idee nella graduatoria delle 23 proposte progettuali selezionate dal Comune ha partecipato al Circularicity camp.
Il C-camp è stato uno workshop full immersion di due giorni, durante il quale i gruppi dei vari progetti hanno lavorato, supportati da facilitatori professionisti e da esperti in materia di economia circolare, soluzioni tecnologiche e comunicazione per finalizzare le proposte e prototipare il proprio progetto/prodotto. In questo modo, nel mese di settembre, per 5 progetti selezionati che hanno completato il percorso è stato possibile accedere alla piattaforma Eppela per il crowdfunding civico, reward-based, nato per rispondere alle esigenze di chi necessita di fondi per la propria idea e di chi cerca il sostegno del web per la sua realizzazione, per reperire una parte dei finanziamenti.
Tutti i progetti sono stati cofinanziati dal Comune
Attraverso la piattaforma e le campagne di crowdfunding, tutti e 5 i progetti selezionati hanno raggiunto la soglia del 50% del budget necessario per mettere in moto le proprie idee, stabilito all’inizio del percorso, e pertanto saranno tutti cofinanziati dal Comune di Capannori per la quota restante. L’importo complessivo che il Comune ha riservato al cofinanziamento dei progetti è stato di 20mila euro. “Abbiamo ottenuto un risultato eccezionale e a dire la verità inaspettato – afferma il sindaco Luca Menesini -, poiché non era affatto scontato che tutti i progetti potessero raggiungere il 50% per cento del traguardo prefissato. C’è stata una grande risposta da parte soprattutto della comunità locale che ha ritenuto validi i progetti per le loro caratteristiche innovative e ha creduto ai valori che li hanno ispirati legati alla sostenibilità ambientale e alla solidarietà , che poi sono tra i valori fondamentali della nostra amministrazione”.
Il progetto Giovan’orti (traguardo 6 mila euro) per il recupero di terre e lavoro promosso da Cooperativa Odissea, Caritas Lucca, Legambiente Capannori e Cooperativa Calafata ha raccolto 3 mila euro e ha ricevuto dal Comune 3 mila euro; ConServe (traguardo 8 mila euro) progetto contro lo spreco alimentare promosso da Arcidiocesi di Lucca, Slowfood, Cooperativa L’unitaria, Cooperativa Rinascita ed altri soggetti che intende trasformare scarti ed eccedenze da produzione agricola in prodotti di alta qualità (succhi, marmellate, ecc) ha raccolto 4 mila euro e ha ricevuto dal Comune 4 mila euro; Redirect (traguardo 10 mila euro) la stampante 3D che dalla plastica riciclata produce oggetti e prodotti specialistici presentato da Di.segno e Cresco Labs ha raccolto 5 mila euro e ha ricevuto dal Comune 5 mila euro; Il Lillero – Il vero mercato del baratto (traguardo 6 mila euro) per lo scambio e il dono di oggetti inutilizzati tramite una moneta non convenzionale, presentato da un gruppo di giovani capannoresi ha raccolto 3 mila euro e ha ricevuto dal Comune 3 mila euro; Miniere urbane (traguardo 10 mila euro) per il recupero delle componenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche promosso da Legambiente Capannori Piana di Lucca ha raccolto 5 mila euro e riceverà dal Comune 5 mila euro.
LEGGI ANCHE:
- Capannori: l’incontro dei comuni che hanno adottato le misure Rifiuti zero
- Capannori: tre passi per un Regolamento dal basso
- Campi Bisenzio: alla ricerca della felicità pubblica