Neppure freddo e pioggia hanno scoraggiato l’allestimento di stand per la raccolta firme, come quello organizzato sabato scorso dal Comitato del quartiere di San Lorenzo, o ancora, dall’Associazione amici di Villa Sciarra, o quello del CdQ Grottaperfetta.

È iniziata lo scorso primo febbraio la raccolta firme promossa dalla Coalizione per i Beni comuni a sostegno della proposta di Delibera popolare per adottare il Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni anche a Roma.

Un percorso sicuramente arduo quello intrapreso dalla Coalizione ma che inizia già ad registrare grandi risultati. Primo fra tutti il supporto, sempre maggiore, di cui nutre la Coalizione che, nata lo scorso 12 gennaio come rete informale che legava 75 realtà cittadine attive, oggi è giunta a contarne oltre 110. E questi numeri, destinati ad aumentare, costituiscono sicuramente una chiara dimostrazione della necessità di far approvare il Regolamento. Quest’ultimo rappresenta infatti il comune denominatore in grado di unire realtà diverse per storia politica, motivi di nascita e ambiti d’intervento.

Ma per comprendere effettivamente il calibro dei risultati ottenuti dalla neonata rete di associazioni e comitati occorre rispolverare un po’ la storia della Coalizione per i beni comuni. E il primo capitolo di questa lunga avventura viene scritto il 3 agosto 2017 in seguito alla Determina Dirigenziale 624 che ha innescato pressioni burocratiche e costi assicurativi talmente elevati da non poter essere più sostenuti dalle associazioni volontarie che si prendevano cura del territorio e in particolare delle aree verdi. È dunque a partire da questa data che ha avuto inizio una serie di incontri culminati, il 12 gennaio 2018, nella creazione della Coalizione per i beni comuni.

 

Per concretizzare il lavoro intrapreso dalla Coalizione è richiesto per i prossimi tre mesi l’aiuto di tutti i cittadini romani; un aiuto che, sotto forma di una semplice firma, può significare un grande passo in avanti verso il Regolamento.
E l’obiettivo che deve prefissarsi Roma non è certamente quello di fermarsi al minimum di 5000 firme, facilmente raggiungibile considerato il grande successo già riscosso dai primi banchetti, ma quello di superare ampiamente tale cifra.
E neppure freddo e pioggia hanno scoraggiato l’allestimento di stand per la raccolta firme, come quello organizzato sabato scorso dal Comitato del quartiere di San Lorenzo, o ancora, dall’Associazione amici di Villa Sciarra, o quello del CdQ Grottaperfetta (e non solo).

Gli appuntamenti

La raccolta firme proseguirà il prossimo 24 febbraio durante l’evento “Hortus Urbis e Zappata romana, i giardini e orti condivisi, Community green areas” in via Appia Antica 42/50, nato per diffondere e valorizzare i segreti di una città verde tra laboratori, corsi e pratiche ecologiche (per maggiori info consultare: www.hortusurbis.it).
E ancora, il 28 febbraio dalle h:18.00 alle h:19.30 sarà possibile depositare una firma a sostegno della Delibera popolare durante la conferenza “Dalle mura alle ville, all’agro romano” tenuta dall’associazione AMUSE presso la Libreria ELI (in viale Somalia, 50).

Insomma, febbraio è stato e continua ad essere un mese pieno di novità e traguardi e, per fare il punto della situazione, è convocata, venerdì 2 marzo 2018 alle h: 18.30 la riunione generale della Coalizione per i Beni comuni presso il Coworking Millepiani di Garbatella per raggruppare le numerose firme depositate finora e per segnalare le nuove iniziative di raccolta firme.

Per rimanere aggiornati sugli appuntamenti della Coalizione e per sapere dove continueranno la loro attività di raccolta firme consultare la pagina Facebook: Coalizione per i Beni Comuni – Roma.

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