Il parco era diventato un luogo pericoloso anche per la presenza di spacciatori e di scorribande tra motorini. Dal gennaio 2016, in totale controtendenza con l’assenza di partecipazione, un corteo di studenti, giovani e abitanti del quartiere entra nel bene e inizia le attività di riqualificazione: taglio dell’erba, che ormai era diventata altissima, e primi interventi di messa in sicurezza delle giostre. A poco a poco i cittadini si auto-organizzano per l’apertura della Villetta. Prima solo di domenica, poi solo il pomeriggio, poi tutti i giorni. L’esperienza di cittadinanza attiva si dimostra fin da subito un grande momento di crescita per gli abitanti: giovani ed anziani abbattendo il gap generazionale iniziano a cimentarsi nella gestione collettiva del parco pubblico. Una comunità tra pari in cui gli anziani diventano nonni di tutti e i giovani nipoti di tutti.
Passo dopo passo, verso la stipula del patto
Dopo tanto impegno, giorno dopo giorno, la posizione degli attivisti diventa sempre più nitida: grazie all’organizzazione e all’impegno adesso la Villetta è un cuore pulsante nel centro di Caserta. Così nel giugno 2017 l’amministrazione comunale riapre ufficialmente il parco con un’ordinanza sindacale e vengono affidate le chiavi del parco ai residenti con un atto dell’Ufficio Patrimonio. Inoltre, viene approvato il Regolamento per l’amministrazione condivisa e infine, la notizia è solo di qualche settimana fa, è approvato il patto di collaborazione. Il primo patto della città di Caserta sancisce che il Comitato per Villa Giaquinto si occuperà della manutenzione del verde, delle siepi, degli alberi a basso fusto, delle attrezzature ludiche, della pulizia ordinaria della zona e dello svuotamento dei cestini e provvederà ad organizzare una serie di attività culturali, sportive e di aggregazione sociale.
Tra gli eventi che già si tengono in Villetta spiccano la rassegna di cinema all’aperto “Cinema in erba”, organizzata insieme all’associazione culturale Caserta Film Lab, che coinvolge centinaia di persone, e i corsi sportivi, tra cui quello di calcetto insieme con gli RFC Lions Ska Caserta, la squadra di calcio antirazzista della città che milita in terza categoria. Questa rappresenta solo una delle azioni per combattere le discriminazioni su cui gli attivisti del Comitato puntano moltissimo.
Il patto di collaborazione abilita connessioni
Sono due almeno gli elementi di innovazione presenti all’interno del patto di collaborazione: il progetto “Frutta Urbana” che permette ai cittadini di poter raccogliere le arance presenti in Villa Giaquinto, e il progetto “Hall of fame” che rende la realizzazione di murales sulle mura perimetrali del bene legale ed autorizzata. Infatti, in questi anni tantissimi artisti avevano arricchito la Villa con le proprie opere d’arte.
Dal progetto “Frutta Urbana” è nata la realizzazione di ottime marmellate di arancia, trasformate dalla cooperativa Al di là dei sogni in un bene confiscato alla camorra, i cui ricavati sono utilizzati interamente per la manutenzione del parco. Coi ricavati lo scorso anno è stata ripristinata la fontana che mancava da quasi sette anni e quest’anno, invece, i ricavati verranno utilizzati per la messa in sicurezza delle giostre.
Nell’ultimo mese è nato anche il primo orto urbano della città, in cui gli anziani del quartiere si cimentano nella gestione di un pezzetto di verde insieme ad Orto Bio Fondazione Leo Amici, che si occupa di percorsi di recupero per tossicodipendenti.
In questa direzione, Villa Giaquinto diventa sempre più un laboratorio di idee e di sperimentazione nella gestione condivisa di un parco pubblico, riuscendo – grazie a innumerevoli forme e strumenti di partecipazione, come le assemblee, la mailing list, la banca del tempo, etc… – a coinvolgere gli abitanti del quartiere e le innumerevoli associazioni, del territorio e non.
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