Si svolge oggi 21 marzo, presso il Laboratorio di quartiere Mazzini la firma collettiva del primo Patto di collaborazione nel quartiere Corvetto, in presenza dell’Assessore Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data Lorenzo Lipparini. Prosegue la collaborazione dell’
Il patto sarà siglato tra 8 singoli cittadini, due Comitati di quartiere, il gruppo informale Diversamente Occupati, l’associazione Casa per la Pace e il Comune di Milano. Un bene comune afferma il Presidente Giuseppe Guzzetti di Fondazione Cariplo esiste nella misura in cui un gruppo di cittadini lo riconosce come tale e decide di prendersene cura. Tale processo trasforma fisicamente la città, rafforza i legami di comunità e promuove l’esercizio della cittadinanza da parte di coloro che scelgono di parteciparvi.
Obiettivo del Patto è la diffusione di buone prassi di gestione degli spazi comuni, in particolare attraverso il ripristino e la cura condivisa delle aiuole di via Mompiani, nel cuore del quartiere di edilizia popolare Mazzini. L’ingresso della primavera inaugura così le prime attività di piantumazione collettiva, che vedranno gli abitanti e i gruppi locali protagonisti della rigenerazione della via, dopo la messa a dimora dei bulbi avvenuta durante l’inverno.
Il Patto vuole essere il primo passo verso la creazione di nuove sinergie tra gli abitanti e altri attori del territorio, promuovendo la collaborazione civica per la cura condivisa del quartiere Corvetto, inteso come insieme complesso di beni comuni materiali (strade, piazze, aree verdi) e immateriali (fiducia, memoria storica, saperi). In prospettiva, i proponenti del Patto prevedono infatti di aprire la collaborazione ad ulteriori soggetti interessati, quali i commercianti ambulanti del mercato settimanale e ALER, per mettere in maggiore relazione tra loro gli spazi pubblici e aperti con quelli privati, come i cortili interni dei caseggiati ERP, che potrebbero essere resi accessibili ed essere messi a disposizione di tutta la comunità, promuovendo così l’aggregazione tra gli abitanti delle case popolari e gli altri cittadini del quartiere.
Questo primo traguardo è stato possibile grazie all’incontro tra il programma “Lacittàintorno” di Fondazione Cariplo, e il progetto “ViviCortili”. Da un lato, Lacittàintorno ha promosso al proprio interno un’area di attività specificamente dedicata alla promozione dei beni comuni – “Luoghicomuni“, coordinato da Labsus – dall’altro, il servizio di Custodia Sociale e il Laboratorio di Quartiere CdQ Mazzini sono impegnati da tempo nell’accogliere le criticità presenti nei cortili e negli spazi pubblici limitrofi dei nuclei abitativi di edilizia residenziale pubblica e promuovere soluzioni condivise. “ViviCortili” si realizza grazie al ruolo fondamentale svolto da alcune associazioni e singoli abitanti del quartiere appartenenti alla “Rete Corvetto”, gruppo informale fortemente sostenuto dal Laboratorio di Quartiere CdQ Mazzini divenuto riferimento per il territorio.