Luoghicomuni, azione interna al programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo con cui Labsus promuove e sperimenta lo strumento dei patti di collaborazione per la rigenerazione delle periferie, agisce, oltre che sui quartieri Corvetto e Chiaravalle, anche su Adriano.
Il quartiere Adriano, realizzato prevalentemente negli anni Novanta nella periferia milanese, era storicamente un grande bosco, prima dell’avvento delle industrie. Con la chiusura di queste ultime negli anni 90, il progetto di trasformazione dell’area ha avuto difficoltà importanti, fino alla crisi del 2008 con l’arresto delle operazioni edilizie, che ha lasciato il quartiere punteggiato da grandi spazi abbandonati e recintati, senza un vero centro e senza luoghi di incontro. Un quartiere che rivela ora innanzitutto necessità di comunità e di aggregazione, che ha bisogno di relazioni e di individuare nuovi spazi di convivialità.
Le realtà locali di Adriano hanno colto l’importanza della crescita di relazioni
Dopo la festa di lancio del programma Lacittàintorno, a pochi giorni di distanza, è nata ViviAdriano, associazione di cittadini abitanti di Adriano uniti “per il miglioramento della qualità della vita delle persone attraverso la tutela della comunità, dei diritti civili, del territorio, dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico, in particolare ma non solo, del quartiere”. D’altra parte sono però tante le realtà locali già attive che in rete stanno collaborando alla crescita di relazioni e alla rigenerazione urbana di Adriano: esemplare è il laboratorio che sta procedendo verso la firma del patto di via Brambilla, che vede il coinvolgimento attivo della storica associazione sportiva dilettantistica Real Crescenzago, la Fondazione Casa della Carità “A. Abriani” oltre ai cittadini attivi del quartiere, per rigenerare le aree verdi lungo la via. In un soleggiato pomeriggio, lo scorso 17 aprile, il Real Crescenzago ha aperto ai cittadini una piccola area inutilizzata che ha in concessione, scegliendo la strada del patto di collaborazione, per trasformare questo spazio nascosto in un giardino di comunità. Con il coordinamento di Italia Nostra Milano è stato ripulito e il prossimo 7 maggio continueremo ad agire per rendere questo giardino bello e accogliente. Le idee sono tantissime, fra la disponibilità del signor Ugo a fare del suo orto uno spazio didattico per i bambini, il desiderio di molti di organizzare dei pranzi di comunità, magari con un bel barbecue. Ma non finisce qui: lungo la via ci sono anche le aiuole della Casa della Carità e le aiuole comunali pronte ad essere rigenerate, arredate, curate.
I bambini della scuola primaria hanno individuato gli spazi da curare
Fra i veri protagonisti ci sono anche i bambini della Scuola Primaria di Via San Mamete, che con la preziosa collaborazione della cooperativa Spaziopensiero hanno “mappato” il quartiere, gli spazi da riqualificare e quelli da valorizzare.
E’ emersa anche la “porta d’ingresso” al quartiere, piazza Costantino. Situata all’incrocio fra via Padova e via Adriano, caratterizzata dalla vista sul bellissimo naviglio storico Martesana, è poco vissuta e curata. I bambini sognano di veder fiorire l’aiuola, di poter colorare con un murales il grande muro cieco. La Compagnia teatrale Sanpapié e l’associazione Musicamorfosi vogliono risvegliare dal torpore i passanti con delle performances di danza e musica, l’associazione SON Speranza Oltre Noi immagina di contaminare con le attività all’aperto anche il vicino parcheggio, ma sono in tanti a gridare a gran voce i loro desideri.
A metà maggio, dopo diverse attività laboratoriali per la costruzione della proposta di patto, ospitate dall’associazione culturale Villa Pallavicini e dal circolo sociale Cerizza, finalmente passeremo all’azione: insieme risistemeremo questo splendido angolo di città, cureremo l’aiuola, e con i bambini ritinteggeremo la ringhiera della piazza sul naviglio. E’ solo l’inizio lungo un entusiasmante percorso di cura degli spazi del quartiere.