“L’emergenza sanitaria aumenterà la povertà. È necessario intervenire subito!” è il grido di allarme lanciato il 24 marzo dall’Alleanza contro la povertà, nata alla fine del 2013, che raggruppa un ampio numero di soggetti sociali che hanno deciso di “contribuire in maniera collettiva alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese”.
L’Alleanza è composta da 36 realtà – associazioni, rappresentanze dei Comuni e delle Regioni, enti di rappresentanza del terzo settore e sindacati – che portano in dote sensibilità ed esperienze legate ai soggetti che svolgono su tutto il territorio nazionale attività a favore di chi vive condizioni d’indigenza.
Il presupposto è chiaro: “La pandemia di Covid-19 colpisce senza risparmiare nessuno. Chi viveva in condizioni di povertà assoluta è spinto ancora più ai margini con un’espansione della povertà senza precedenti”. Altrettanto le conclusioni: “L’Alleanza contro la Povertà esprime profonda preoccupazione per gli effetti della pandemia di Covid-19 sulle fasce più fragili della popolazione. L’emergenza sanitaria è già diventata economica e porterà a un drammatico aumento della povertà nel nostro Paese”. E, di conseguenza, le richieste alle istituzioni e al Governo.
Per fronteggiare l’emergenza servono misure immediatamente esecutive per fare in modo che le persone non cadano in povertà.
“Sono fondamentali, sin da ora, misure adeguate a sostegno degli attori sociali e istituzionali del territorio a cui competono compiti di cura e di assistenza. Sarà necessario che il Reddito di Cittadinanza sia rafforzato per raggiungere tutte le persone in condizioni di povertà con interventi mirati, volti innanzitutto:
- a correggere criteri di accesso penalizzanti per le famiglie numerose, i minori e gli stranieri, che saranno ulteriormente colpiti dalla crisi in corso;
- a rafforzare la presa in carico delle persone in condizione di bisogno, attraverso un’implementazione dell’infrastruttura sociale sul territorio”.
Infine, la richiesta di un confronto nel merito con le istituzioni, mettendo a disposizione esperienza e competenze maturate negli ultimi anni di azione sul tema della lotta alla povertà.
L’Alleanza è composta da 36 realtà – associazioni, rappresentanze dei Comuni e delle Regioni, enti di rappresentanza del terzo settore, e sindacati – che portano in dote sensibilità ed esperienze legate ai soggetti che svolgono su tutto il territorio nazionale attività a favore di chi vive condizioni d’indigenza.
Sono soggetti fondatori: Acli, ActionAid, Anci, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil, Cisl, Uil, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Nazionale Italiano – Onlus, Fio.PSD, Forum Nazionale del Terzo Settore, Jesuit Social Network, ALI – Autonomie Locali Italiane, Save the Children, Umanità Nuova-Movimento dei Focolari.
Sono soggetti aderenti: Adiconsum, Arci, Associazione Generale Cooperative Italiane, Associazione Professione in Famiglia, ATD Quarto Mondo, Banco Farmaceutico, CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Comunità Papa Giovanni XXIII, Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Croce Rossa Italiana, Federazione SCS, Focsiv, Fondazione L’Albero della Vita onlus, Fondazione ÉBBENE, Gvvaic Italia, Legacoopsociali, Piccola Opera della Divina Provvidenza del Don Orione, U.N.I.T.A.L.S.I. – Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali