Come hanno risposto le diverse comunità all’emergenza sanitaria da Covid-19? Dalle attività di raccolta e distribuzione di beni alimentari e di prima necessità, alle proposte per sostenere le realtà commerciali danneggiate dalle restrizioni dovute alle misure di isolamento, agli enti che offrono consulenza psicologica e legale gratuita a sostegno dei gruppi più vulnerabili, sono moltissime le iniziative che stanno concretamente rispondendo, dal basso, alle molteplici richieste di aiuto. Esperienze inconsuete e diverse tra loro, nate soprattutto per venire incontro ai bisogni collettivi di natura economica, sociale e di salute, ma che “puntando tutto sul locale, sulla fiducia, sul conoscersi e chiamarsi per nome”, generano un indotto positivo anche in termini di reciprocità.
Dalle reti strutturate di attivisti e operatori sociali, che hanno saputo prontamente riorganizzarsi per affrontare l’emergenza, alla nascita di gruppi informali di mutuo soccorso espressamente costituite in risposta alla crisi sanitaria, questa proliferazione di pratiche di solidarietà rappresenta una rete capillare di ascolto e (re)azione a scala globale.
Fare sistema: esigenza primaria
Come mettere a sistema la miriade di iniziative attivate sui territori è la domanda che si sono posti Ismael Blanco dell’Institut de Govern i Polítiques Públiques, Ricard Gomà dell’Institut d’Estudis Regionals i Metropolitans de Barcelona e Oriol Nel·lo del Dipartimento di Geografia dell’Università Autonoma di Barcellona, quando nelle scorse settimane hanno lanciato la piattaforma online SOLIVID per raccogliere le esperienze nate in Catalogna, in Spagna e nel resto del mondo, in risposta alle necessità collettive causate dalla pandemia.
La piattaforma SOLIVID lavora su tre fronti:
- una mappa collaborativa che consente di localizzare le iniziative, su scala mondiale;
- una banca delle risorse online (network e reti digitali) che, dall’inizio della crisi, hanno iniziato a diffondere le iniziative esistenti;
- un archivio di articoli e documenti per discutere sulla dimensione urbana della crisi e sul ruolo dell’attivazione comunitaria.
“La solidarietà è l’espressione del senso di appartenenza alla comunità e di responsabilità nei confronti della collettività, che ci spinge ad aiutarci a vicenda, condividendo altruisticamente le nostre capacità e conoscenze, la nostra esperienza e il nostro tempo” scrivono gli ideatori di SOLIVID nell’articolo “Per una ofensiva solidària. L’acció col·lectiva davant de l’epidèmia”, pubblicato lo scorso 3 aprile nella rivista online Política&Prosa. E sottolineano alcune peculiarità del manifestarsi di questo fenomeno in questo momento: la velocità e l’intensità con cui stanno emergendo queste iniziative, proporzionalmente all’entità dell’emergenza sociale e sanitaria in corso; il ruolo dei social network e delle reti virtuali, come strumento per rompere l’isolamento sociale ma anche per coordinare le azioni fisiche; le fragilità, consolidate o meno, a cui queste esperienze rispondono: sicuramente le categorie tradizionalmente vulnerabili (le persone senza fissa dimora, le famiglie povere, gli anziani soli, le donne vittime di violenza…), ma anche i ‘nuovi target’, ovvero quei soggetti che in passato non consideravamo fragili, ma che questa crisi ha portato inevitabilmente in condizioni di nuova vulnerabilità.
Per favorire l’incontro tra pratiche, attivisti e gruppi
È evidente che le conseguenze sociali della pandemia colpiranno soprattutto le popolazioni più svantaggiate, pertanto il valore della solidarietà deve essere misurato non solo sulla base dei suoi effetti a breve termine, ovvero la capacità di alleviare gli impatti più immediati della crisi, ma anche a medio e lungo termine, come risorsa che contribuisce alla coesione sociale di contesti territoriali in difficoltà.
L’obiettivo di SOLIVID è dunque facilitare il confronto tra pratiche solidali e mettere in relazione attivisti, associazioni e gruppi di ricerca internazionali per riflettere non solo in termini di emergenza, ma ragionare su cosa oggi si sta dimostrando efficace per superare la fase critica, per poterlo sostenere e replicare nella fase di ripartenza.
A tale proposito gli ideatori lanciano una chiamata per raccogliere le adesioni di iniziative che, a diverse scale territoriali e in diverse parti del mondo, rispondono alle seguenti caratteristiche generali:
- Iniziative di natura altruistica, che non comportano alcun tipo di scambio monetario e che non sono motivate da un interesse redditizio
- Iniziative di natura collettiva, che coinvolgono un certo grado di organizzazione sociale (e quindi non si verificano solo a titolo personale)
- Iniziative che soddisfano le diverse esigenze collettive (relative a cure, istruzione, alloggio, salute, tempo libero, attività fisica, cultura …)
Per collaborare attivamente al progetto, trovate il modulo da compilare online sulla pagina web: www.solivid.org
Tutti i dati raccolti saranno di libero accesso. Per maggiori info: info@solivid.org