Ben consapevole delle peculiarità uniche del territorio che rappresenta, l’Università degli Studi della Basilicata, con il Corso di Laurea Magistrale in Architettura, ha introdotto nell’anno accademico 2019/2020 il tema Scuola Bene Comune – La rigenerazione urbana degli spazi scolastici, per offrire una più precisa comprensione della fenomenologia dell’architettura e per associare le conoscenze professionali sul paesaggio alle competenze sulla cultura e gestione degli spazi verdi urbani. Quest’iniziativa fa parte di un importante progetto del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università lucana, che è attivamente impegnato nel processo di formazione e sensibilizzazione sulla cura dei beni comuni.
Il titolo del Programma di seminari e incontri è particolarmente interessante: Rigenerare a Sud, rigenerare il Sud, a indicare con chiarezza una precisa strategia: senza un protagonismo partecipato dei cittadini che vivono al Meridione d’Italia (oggi più che mai) è complicato se non impossibile un percorso di rigenerazione del territorio urbano. Importante il “pacchetto” di temi che saranno trattati fino al 19 giugno.
Purtroppo l’emergenza che stiamo vivendo ha interrotto il regolare svolgimento del corso, che però prosegue on line, grazie anche al ciclo di seminari con la direzione scientifica e il coordinamento a cura di Ina Macaione, fondatrice del Nature-city Lab presso il DiCEM, e Laura Pavia, con numerosi ospiti e appuntamenti, consultabili nel programma. Dunque con una pluralità di punti di vista, necessari per la complessità dei temi che vengono affrontati.
Questa iniziativa parte da Matera ed ha una forte connotazione territoriale, data anche la sfida che la Regione ha intrapreso sulla scia dello status di capitale della cultura riconosciuto alla città lucana nel 2019, ma le tematiche affrontate riguardano più aree del nostro Paese.
Molte voci per arricchire il dibattito
Ad esempio nell’incontro del 20 marzo, intitolato Dentro le Aree interne| Visioni di futuro e tenuto da Adele Picone, il tema è stato la riattivazione delle aree distanti dai poli di distribuzione di servizi essenziali, con una interessante spiegazione del caso di Grotta Minarda, in Irpinia, la quale, a seguito dell’individuazione dell’antico tracciato urbano, si è riscoperta essere uno snodo importante per l’intera area. Ciò è stato possibile grazie a competenze specifiche, di archeologi, architetti e geologi, e alla programmazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne, che però presenterebbe alcune debolezze: la definizione di area interna, che limita l’accesso alla rete integrata a comuni che apparentemente non posseggono i necessari requisiti, e quindi alla fine configura una mappatura limitata. Da ciò consegue – in concreto – una difficoltà per amministratori e cittadini che rientrano in questo piano e per chi, invece, vorrebbe farne parte, come accade, ad esempio, nel Salernitano.
Durante il ciclo di seminari ci si sposterà (virtualmente), con Chiara Rizzi e Francesco Erbani, a Genzano di Lucania, in provincia di Potenza, con l’appuntamento “ Genzano città convivio. Laboratorio aperto per la riattivazione delle aree interne” previsto per l’8 maggio, per poi proseguire con Lillo Giglia, il 15 maggio a Favara, in Sicilia,“La città possibile”.
Questi incontri prevedono inoltre la partecipazione degli studenti, che con domande possono proporre spunti ai relatori per sviluppare e allargare la tematica principale.
Vari i punti di vista: con l’ecodesigner Alfio Cangiani, viene analizzato il diritto al riuso e alla riparazione secondo la logica dalla culla alla culla, in “La nuova vita delle cose” del 20 marzo; mentre con Dragonetti e Casorelli, di Legambiente Potenza, viene raccontata l’esperienza innovativa, all’insegna della tutela e della valorizzazione del territorio e della collettività, con “Gli orti urbani di Potenza”.
Amministrazione condivisa e Labsus per la formazione degli architetti
E’ possibile rivedere le videoconferenze già svolte, disponibili sul canale youtube Nature-cityLab, dove ad esempio si potrà seguire “L’Atlante delle emozioni nelle città” di Lanzetta, Paolicelli e Tortorelli, o Armando Sichenze, che illustra il percorso, anche spirituale, del Teatro di Andromeda, notevolmente migliorato grazie al prestigioso intervento architettonico di Lorenzo Reina.
Labsus parteciperà a questo ciclo di seminari, il 21 maggio con Pasquale Bonasora e Gianluca Cantisani, con il tema “Beni comuni e amministrazione condivisa“, che si sposa con gli altri temi toccati, poiché il denominatore comune di questi appuntamenti consiste nella necessità di ridare alla collettività un equilibrato rapporto con il contesto urbano in cui vive.
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