La V edizione del festival dell'economia circolare e delle energie dei territori non si ferma. Cambiano le modalità di partecipazione, ma l'obiettivo resta lo stesso: creare una “casa comune”, che sia luogo di confronto fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni

Circonomia, il Festival dell’economia circolare e delle energie dei territori, organizzato da Aica, Erica e GMI, ha preso avvio lo scorso 20 maggio. Circonomia, che si tiene annualmente in Piemonte dal 2016, è stato confermato anche per il 2020 nonostante l’emergenza sanitaria. Semplicemente, si è rivelato necessario cambiare le modalità di partecipazione. Gli appuntamenti per la prima sezione del festival, dal 20 maggio al 17 giugno, sono stati organizzati in dirette streaming su Zoom o Circonomia TV. E se, da una parte, la mancata condivisione di un vero e proprio spazio fisico può rappresentare un elemento negativo, dall’altra c’è da ammettere che si può trattare anche di un’opportunità di sperimentare un nuovo modus operandi che consenta a chiunque nel mondo, con un semplice dispositivo, di accedere agli incontri. La soluzione, anche per il futuro, potrebbe consistere in un modello ibrido che affianchi agli incontri tradizionali, di persona, la possibilità di partecipare mediante piattaforme informatiche. Secondo Roberto Della Seta, fondatore della società Greening Marketing Italia (GMI), si tratterebbe di una soluzione «molto stimolante».

Che cosa significa Circonomia

Circonomia è un festival diffuso e policentrico, proprio come l’economia circolare. L’obiettivo è quello della sensibilizzazione mediante la creazione di una “casa comune”, che possa fungere da luogo di incontro e confronto fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. L’economia circolare, infatti, rappresenta una risposta virtuosa alle problematiche ambientali; serve, però, che questa venga condivisa dai vari livelli, senza essere meramente imposta o calata dall’alto. Risulta evidente che il festival è caratterizzato da temi e valori di interesse per Labsus; di fatto, si tratta di una rete di volontà che, nel grande o nel piccolo, decidono di camminare nella stessa direzione.

Circonomia, parte 1: il festival al tempo del Covid-19

Durante la conferenza stampa online dello scorso 18 maggio è stato presentato il programma della quinta edizione del festival. Mercoledì 20 maggio, durante il primo appuntamento dedicato a L’economia circolare e il Covid-19: esperienze europee e innovazione italiana, è stata analizzata la reazione della filiera del riciclo al periodo di emergenza sanitaria. L’appuntamento è stato suddiviso in 3 panel: Cosa accade in Europa, La resilienza delle filiere di riciclo ai tempi del Covid e Le imprese italiane e l’innovazione ai tempi del Covid. A seguire, è stato presentato in anteprima italiana “Deamain”, il documentario francese che racconta gli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, dell’energia, dell’urbanistica, dell’economia, della democrazia e dell’istruzione, immaginando un nuovo futuro per noi e per le generazioni future. Ciò che è apprezzabile del film, e del festival nel suo complesso, è la volontà di andare oltre all’analisi della situazione attuale ambientale, tristemente compromessa, come a voler suggerire, allo sguardo e alla mente, la direzione verso un cambiamento positivo e, soprattutto, possibile.
Venerdì 22 maggio Stefano Caserini, docente del Politecnico di Milano, ha tenuto la lectio magistralis “Il vino e la crisi climatica: quali scenari?”, a cui hanno preso parte anche alcuni esponenti del mondo vitivinicolo per condividere la propria esperienza in tempo di crisi climatica. La dispersione di materie plastiche e di acciaio come minaccia ai cibi della dieta mediterranea è stato il tema dell’appuntamento di mercoledì 27 maggio con Roccandrea Iascone di RicreaMercoledì 3 giugno e mercoledì 10 giugno sono stati affrontati temi economici e climatici con la presentazione di 100 Green Jobs di Tessa Gelisio, Il Mondo dopo il Pil dell’ex ministro Lorenzo Fioramonti, Il clima che cambia di Alessandra Mazzai e Meteo che scegli, tempo che trovi di Serena Giacomin. L’ultimo incontro della prima parte del festival, mercoledì 17 giugno, è stato suddiviso in due sezioni: durante la mattinata si è tenuto un confronto fra alcuni giovani imprenditori attivi nel mondo dell’Economia Circolare, nel pomeriggio, invece è stato affrontato il tema Energia, inquinamento e virus con la presentazione di Due Gradi, di Gianni SilvestriniChernobyl Italia di Stefania Divertito.

Circonomia, parte 2: appuntamenti per il futuro

Appare evidente che il festival ha affrontato numerosi ed interessantissimi temi connessi all’economia circolare. Eppure, non è ancora finito. La parte 2 del festival, infatti, sarà organizzata in incontri tradizionali, virus permettendo. Venerdì 18 e sabato 19 settembre, ad Alba, verranno trattati i temi: La circolarità è il futuro e il Pack del futuro. In questa occasione, verrà anche analizzata l’economia della comunità francescana. In ottobre, invece, ci saranno altri due incontri riguardo all’ecologia, nelle sue varie sfaccettature, a Torino, presso il Polo del ‘900 e il Salone del libro. Le date di questi due appuntamenti sono ancora da definire, per questioni organizzative. L’appetibilità dei temi, invece, è già evidente; Labsus terrà monitorato il programma di Circonomia per poter partecipare ed approfondire le proprie conoscenze.
L’invito a partecipare è, però, rivolto a tutti, a prescindere dalla propria occupazione, dalla collocazione geografica e dalle conoscenze. Anzi, sarebbe positivo, e un’ottima risposta al clima di incertezza e naturale paura derivante dal Covid-19, condividere l’idea di prendere parte a questa iniziativa.