Il patto è un processo culturale, prima che amministrativo. Un processo che origina e culmina nel riconoscimento del Patrimonio culturale come insieme complesso di beni comuni, tangibili e intangibili, in cui la comunità si autorappresenta e di cui sceglie di prendersi cura.

All’inizio di settembre abbiamo inaugurato una nuova iniziativa, presentata dal nostro presidente Gregorio Arena, che vede la sezione “Ricerche” impegnata, di tanto in tanto, a dare visibilità a saggi già pubblicati altrove, su riviste che affrontano temi simili ai nostri. Si tratta di articoli o saggi che apportano riflessioni aggiuntive su argomenti e questioni che sono al centro dell’attenzione di Labsus, in modo da moltiplicare la diffusione delle idee, creare una rete di relazioni proficue e allargare il dibattito a un pubblico sempre più ampio che oltrepassi anche i confini nazionali.

Oggi vogliamo in particolare dare prova dell’interesse che i temi dell’amministrazione condivisa dei beni comuni e dell’uso dei patti di collaborazione stiano suscitando al di fuori dell’Italia, dimostrando come tali strumenti rispondano alla domanda di partecipazione dei cittadini attivi nel nostro Paese come nel resto d’Europa. Siamo quindi lieti di pubblicare il saggio di Elena TavernaGestionar los bienes comunes. El caso italiano de los pactos de colaboración”, comparso nel numero monografico di ottobre 2020, n. 101 “De lo público al bien común: emergencia de otros modelos de gestión del patrimonio cultural” della “Rivista PH” edita dall’Instituto Andaluz del Patrimonio Histórico (IAPH).

Il saggio prende la mosse dalla relazione presentata dall’autrice al Simposio Internazionale Patrimonio como Bien Común / Heritage as Common Good nel dicembre 2018. Cogliamo l’occasione per ringraziare la redazione della Rivista HP e i curatori del numero per la gentile concessione e la collaborazione nel diffondere temi di interesse comune.

Gestionar los bienes comunes. El caso italiano de los pactos de colaboración

di Elena Taverna

Abstract

En la comprensión del profundo significado y del papel que los bienes comunes juegan en nuestra sociedad, es prioritario reconocerlos como requisitos previos de la vida juntos. En Italia los pactos de colaboración son nuevos instrumentos que las autoridades locales y los ciudadanos pueden utilizar para el cuidado, la regeneración y la gestión compartida de los bienes comunes, materiales o de carácter intangible, como el patrimonio cultural.
El pacto sanciona el reconocimiento del valor del lugar por parte de los habitantes, de su esencia transformadora y frágil, de la profunda interdependencia que los une. La misma interdependencia, latente, revelada al mundo entero por la llegada de una pandemia: porque el pacto es un proceso cultural, no sólo administrativo.

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Foto di copertina: A_Different_Perspective su Pixabay