A Collegno un’ex bocciofila si trasforma e diventa luogo di aggregazione e dialogo intergenerazionale

Alle porte di Torino, la Città di Collegno vive un forte fermento in tema di cura e gestione condivisa dei Beni comuni. Numerosi Patti di collaborazione sono stati firmati nella piccola città, ed uno merita particolare attenzione perché sembra poter vantare un primato nazionale: fra i firmatari ci sono, infatti, per la prima volta, alcuni ragazzi minorenni (dato sulla base delle informazioni possedute da Labsus).
Il Patto in questione riguarda un’ex bocciofila ormai in disuso presso il caratteristico e storico quartiere di Collegno Villaggio Leumann, un quartiere sorto alla fine dell’Ottocento in risposta alla necessità di offrire un alloggio ai dipendenti del cotonificio Leumann. I piccoli villini che lo compongono sono caratteristici e unici nel loro genere e sono oggi adibiti ad alloggi di edilizia agevolata, rendendo il quartiere particolare non solo dal punto di vista strutturale ed estetico ma anche da un punto di vista sociale e comunitario. È in questo contesto che nasce e si sviluppa il patto del Solarium, volto a far rivivere un luogo abbandonato e a trasformare un’area in disuso in uno spazio di socialità.

L’idea

Nell’estate del 2019, durante Piazza Ragazzabile, il cantiere-laboratorio di ecologia urbana rivolto ai ragazzi minorenni di Collegno, l’ex bocciofila diventa spazio di innovazione e creatività per i ragazzi partecipanti, che cominciano a prendersene cura insieme a due cittadini: Dino, ottantenne che gestisce l’apertura del centro anziani limitrofo, e Riccardo, un esperto orticoltore. Dopo la conclusione del cantiere di Piazza Ragazzabile, l’area incolta ed abbandonata si trasforma in uno splendido giardino, pulito ed utilizzabile. Come afferma la giovane Chiara, protagonista di questa riqualificazione, è bello rendersi utili, vedere che qualcosa che hai fatto si trasforma in qualcosa di diverso: volevamo avere la possibilità di continuare a migliorarlo.
È a questo punto che nasce e cresce l’idea del Patto, e il luogo riscoperto e curato non cambia solo nell’aspetto, ma anche nel nome: Solarium Leumann. Così, un luogo prima dedicato al solo gioco delle bocce viene ridisegnato per un uso differente diventando uno spazio di creatività, all’interno del quale far fiorire un ampio raggio di attività. Protagonisti di questa innovazione sono alcuni dei ragazzi che avevano partecipato alla riqualificazione del Solarium e se ne erano affezionati, come Gabriele e Chiara, che hanno deciso di continuare a prendersene cura: «Sentivamo quel luogo anche un po’ nostro, e volevamo continuare ad esserci nella sua evoluzione». A questi giovani attivi si unisce la Cooperativa Sociale San Donato, che aveva seguito i ragazzi durante la riqualifica, e tramite i mediatori e gli animatori socio culturali si attiva per trasformare l’idea in qualcosa di concreto.

Ragazzi firmatari del Patto (Fonte: Comune di Collegno)

Dialogo intergenerazionale e spazio aperto a tutti 

Il Patto, firmato il 5 giugno 2020 con durata di cinque mesi, è stato sottoscritto da una pluralità di soggetti: sei cittadini collegnesi, un esperto orticoltore, l’amministrazione comunale di Collegno e la Cooperativa Sociale San Donato. La particolarità del Patto è la differenza di età fra i firmatari: sono presenti, infatti, tre minorenni di età compresa fra i 16 e i 17 anni, due neomaggiorenni, un ragazzo di 23 anni e un anziano ottantenne. Quest’ultimo ha espresso la sua felicità nel vedere tutti questi giovani volersi dare da fare, e svolgere insieme un lavoro gigantesco che ha portato un luogo ormai abbandonato a cambiare del tutto. Il carattere intergenerazionale ha dato un valore aggiunto al Patto, che diventa importante non solo perché si pone l’obiettivo di curare e riscoprire il luogo, ma anche perché arricchisce la comunità di uno scambio fra generazioni diverse, e permette la creazione di nuove relazioni. Chiara, giovane firmataria, dopo pochi mesi dall’avvenuta firma è grata per la fiducia datale e per la possibilità di utilizzare un luogo dove poter coltivare amicizie e nuove relazioni, un luogo insomma in cui ci si sente a pari con altre persone indipendentemente dall’età e dalle capacità di ognuno. Concretamente, il gruppo di cittadini si è attivato a rianimare il luogo con attività ricreative, culturali e di ecologia urbana; fra queste si possono citare attività di lettura e studio, svago all’aperto, attività artistiche (tra cui musica e balli), attività di cura del verde – volte sia al mantenimento del giardino sia alla realizzazione di zone dedicate all’orto -, attività legate ai progetti Piazza Ragazzabile e Collegno Giovani, la possibilità di utilizzare lo spazio per l’apertura dell’Informagiovani estivo. Il Solarium è anche un luogo aperto a tutti coloro che lo desiderano e che lo possono frequentare nell’apertura settimanale del venerdì garantita dai firmatari del Patto, in un’ottica di vera restituzione del Bene comune alla cittadinanza. Durante l’apertura, come raccontano i ragazzi firmatari, questo spazio diventa luogo di incontro dove è bello stare insieme, e condividere la responsabilità di gestione del luogo.


Il Patto ha subito un arresto forzato a marzo 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, ed è quindi stato firmato nel mese di giugno. Durante i mesi di quarantena, tuttavia, la voglia e l’impegno dei futuri firmatari non sono scomparsi: i contatti, infatti, sono continuati con incontri su piattaforme online. È proprio in questo periodo che è nata l’idea di dare ancora più visibilità al Patto, e di rendere il luogo utile alla cittadinanza predisponendo l’apertura pomeridiana dell’Informagiovani presso il Solarium, permettendo così a tutti i giovani collegnesi di frequentare e beneficiare di uno splendido Bene comune. E’ stata una sfida davvero interessante per le sue numerose novità. Ha avvicinato alcuni giovanissimi al tema dei Beni comuni, facendo incrociare generazioni, capacità e idee diverse, saperi locali ed entusiasmo, dando vita ad un magnifico spazio di cura, incontro e confronto.

Foto di copertina: alcuni interventi di cura presso il Solarium Leumann