L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti Unesco patrimonio dell’umanità, è la Patria della Bellezza, che va custodita e tutelata.
Un bando per valorizzare la bellezza
Non è una esagerazione, anzi. È per questo che la Fondazione Italia Patria della Bellezza ha promosso un bando su scala nazionale, rivolto a soggetti che promuovono progetti e iniziative di valorizzazione della bellezza in Italia.
I progetti «possono essere relativi ad iniziative volte alla valorizzazione, cura, conservazione e promozione del territorio e della tradizione italiana attraverso diversi ambiti della bellezza tra cui: attività culturali e artistiche (visive-performative-digitali ecc.); cura del paesaggio; programmi di educazione e formazione; progetti di marketing territoriale; progetti di musealizzazione e conservazione; promozione di prodotti ago-alimentari unici e tipici che favoriscano l’attrattività di un territorio».
Chi ed entro quando si può partecipare?
Al bando possono partecipare enti pubblici; enti ecclesiastico-religiosi operanti nel campo della gestione di attività e/o beni culturali; società benefit ovvero società b-corp di natura privata; Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale.
È possibile partecipare fino al 15 dicembre 2020. La durata complessiva delle attività deve essere compresa tra i sei e i sedici mesi.
Sono previste le seguenti tipologie di premi: due contributi consistenti in finanziamenti sino ad un massimo di 30.000 euro ciascuno da spendersi per attività di comunicazione; due voucher consistenti in prestazioni professionali del valore di 30.000 euro ciascuno per l’attività di branding o rebranding che sarà svolta direttamente dalla Fondazione o dai suoi consulenti di fiducia.
La governance della Fondazione, a suo insindacabile giudizio, definirà quale tipo di garante sia più adatto per il singolo progetto. Le somme non erogate saranno trattenute dalla Fondazione.
Per maggiori informazioni riguardanti la partecipazione e le modalità di presentazione della domanda, si invitano tutti i soggetti interessati a visitare la pagina dedicata della Fondazione.
Foto di copertina: David Mark da Pixabay