Cooperazione, autogestione, mutualismo sono alcuni temi che negli ultimi anni abbiamo trattato sulla nostra rivista: li abbiamo raccolti in occasione del 1° maggio

Oltre la festa, questo 1° maggio è sicuramente un’occasione per riflettere e discutere sulle difficoltà, gli ostacoli, gli effetti negativi che questa crisi presenta sul mondo del lavoro. Ma, insieme, anche sulle opportunità di riconvertire certezze e modelli acquisiti, che oggi, nella ricostruzione, andranno sicuramente rivisti.

Concetti come cooperazione, sussidiarietà, innovazione sociale, autogestione, mutualismo sono alcuni dei temi che negli ultimi anni abbiamo trattato nelle nostre pagine on-line: qui ne raccogliamo alcuni, per una consultazione immediata. Magari, rileggendoli, si possono trovare spunti per riaggiornarci su, contestarli o – perché no – trovare altri sviluppi che possono essere riattualizzati e rilanciati nel quadro di un disegno preciso che a noi sta a cuore (e che è il titolo di uno degli articoli selezionati): “Dalla lotta dei lavoratori all’impegno per un bene comune”.
Il passo non è breve né tantomeno scontato. Ma la prospettiva che offre, disegna un orizzonte sul quale conviene investire in modo deciso: pensarsi come comunità costruita sulla capacità di condividere le singole risorse nell’interesse di tutti.

Il primo pane. Gli insegnamenti della montagna

di Giovanni Teneggi (30.03.21)
La montagna, maestra severa di pratiche comunitarie di cooperazione.

Per un piano di rilancio dell’Europa che incoraggi la sussidiarietà orizzontale

di Daniela Ciaffi, Alix Nicole, Jean-Louis Bancel (15.03.21)
Le piattaforme digitali cooperative francesi vogliono inviare le risorse del Piano di ripresa per l’Europa a coloro che agiscono nell’interesse generale.

La forza generativa dei Patti di Collaborazione

di Pasquale Bonasora (16.02.21)
Dal Patto del Paladiamante di Genova ad altre esperienze in giro per l’Italia capaci di valorizzare relazioni e generare percorsi di comunità anche dal punto di vista economico.

Non solo volontari: abbiamo bisogno di professionisti del Terzo settore

di Federica Scopetti (27.11.20)
A Bologna un Patto di collaborazione per l’orientamento al lavoro nel mondo del Terzo settore

Portinerie aperte: e le relazioni si rilanciano

di Maria Fioretti (22.11.20)
Dall’esperienza della Portineria di Porta Palazzo, a Torino, un monito: attivarsi con le comunità, non solo per le comunità.

“Beni Comuni, che impresa!”: un’occasione da non perdere

di Vittorio Sammarco (09.11.20)
Oggi le comunità, il volontariato hanno un’occasione storica: essere i pionieri di un nuovo paradigma, fare in modo che in Europa si passi dal “all for business” al “business for all”.

Le imprese di comunità: realtà che possono fare la differenza

di Agnese Palmucci (01.06.20)
C’è bisogno di un maggior coinvolgimento dei cittadini e delle autorità pubbliche affinché le imprese di comunità possano rappresentare un nuovo modo di governare i processi di sviluppo locale.

Oltre l’amianto: un patto per le storiche OGR di Bologna

di Chiara Salati (27.04.20)
Una collaborazione ambiziosa per restituire alla città storie di lavoro, lotte per la salute e memoria collettiva.

Ri-Parco. Dalla lotta dei lavoratori all'impegno per un bene comune

di Michele Bianchi (23.02.20)
La storia di Ri-Parco a Magenta: dalla chiusura della fabbrica alla rigenerazione di un bene comune.

Patti di collaborazione come incubatori di sviluppo locale?

di Angela Caterini (22.07.19)
Un’indagine per comprendere come i patti possano generare sviluppo sociale ed economico.

Patti di collaborazione e lavoro: quale sostenibilità per i beni comuni?

di Caterina Bonora (3.02.19)
La generazione di economie per lo sviluppo locale come indicatore cruciale per monitorare l’evoluzione dei patti.

Lavoro, autogestione, mutualismo: il sogno di Ri-Maflow continua

di Maria Fioretti (9.12.18)
Dall’occupazione alla cooperativa: storia di una fabbrica recuperata con la comunità.

Scalare la complessità: la conoscenza come bene comune

di Flaviano Zandonai (4.09.18)
Aspettando il XVI Workshop sull’impresa sociale: una nuova conoscenza per l’innovazione e lo sviluppo.

Cooperative di comunità e beni comuni

di Roberto La Marca e Sebastiano Tringali (17.07.18)
Viaggio in Liguria: tra attivismo cooperativo e nuovi modelli di sviluppo locale.

I maghi di OZ - Officine Zero. Cinque anni di (vera) innovazione sociale

di Elena Taverna (26.06.18)
OZ è una comunità fluida, un antidoto potente contro l’isolamento e la precarietà, in un sistema sempre meno garantista per la forza lavoro.

I cittadini che si prendono cura dei beni comuni creano ricchezza

di Rossana Caselli (3.06.18)
Spesso i cittadini che hanno cura di un bene comune non lo sanno, ma stanno creando una ricchezza sui loro territori.

La Buona Terra: legami di prossimità. Un patto speciale

di Pasquale Bonasora (29.08.17)
Cambia Terra. Pratiche di resilienza per le donne impiegate in agricoltura nell’area metropolitana di Bari.

L’economia sociale e solidale a Barcellona: numeri e pratiche di una città all’avanguardia

di Nora Inwinkl (20.03.17)
L’economia sociale e solidale catalana, esperienze che allo stesso tempo si configurano come pratica economica e come movimento sociale.

Servizio e reddito civico: la proposta di Vittorio Rinaldi

di Giacomo Pisani (7.11.17)
Se col reddito civico si vuole incoraggiare la possibilità di un welfare generativo, sarà importante definire il ruolo del potere pubblico e quello dei soggetti generatori di welfare.

Beni comuni, cooperative di comunità e nuovi percorsi di sviluppo locale

di Andrea Bernardoni (28.03.17)
Dalla transizione energetica in Val di Funes alla riapertura di un cinema storico a Perugia.

Le cooperative di produzione e lavoro e il fenomeno del workers buyout

di Giovanni Santini (14.03.17)
Un Workers Buyout (WBO) è un’acquisizione o un salvataggio di un’impresa da parte dei dipendenti che vi hanno lavorato: la ricerca a cura di Euricse.

Nulla è come appare. Dialoghi sulle verità sommerse della crisi economica

di Elena Taverna (25.02.17)
Un elogio alla forma dialogica: non solo come strumento di confronto tra posizioni teoriche diverse, ma della stessa possibilità di conoscenza e comprensione del reale.

Storia di un paese che voleva vivere e di un bar che è diventato un bene comune

di Giovanni Teneggi (28.02.17)
Succiso, in provincia di Reggio Emilia, in cent’anni è morto e risorto almeno tre volte, solo perchè di più non sappiamo.

RefugeesWork: il lavoro autonomo dei rifugiati come mezzo per l’inclusione, e non solo
di Elena Taverna e Luca Michele Piscitelli (29.09.16)
Una piattaforma gratuita pensata per tutti i rifugiati che vorrebbero lavorare come freelance.
New York Chronicles: Worker Justice Center of New York

di Fabrizio Rostelli (19.04.16)
Il lavoro di supporto legale e di formazione del Worker Justice Center di New York al fianco della comunità newyorkese di lavoratori immigrati.

Lavorare senza padroni, storie di operai che fanno rinascere imprese

di Giovanni Santini (14.11.16)
Un atlante mondiale di fabbriche salvate dagli operai, un nuovo modello per rispondere alla deindustrializzazione.

Approvata la legge sul caporalato ma l‘Italia è ancora il Paese dei ghetti

di Gaetano De Monte (20.10.16)
Nel tempo in cui il caporalato ha cambiato forma, divenendo addirittura più violento, più cruento. Estendendosi a tutte le regioni dell’Italia meridionale e allargandosi ad altri settori lavorativi oltre a quello agricolo.

Catacombe di Napoli, il patrimonio culturale come strumento per lo sviluppo economico e sociale 

di Giovanni Santini (12.07.16)
La Cooperativa La Paranza ha riqualificato le Catacombe di Napoli, un modo per produrre ricchezza e valore sociale.

Beni comuni e cooperative di comunità 

di Andrea Bernardoni (31.05.16)
Nelle cooperative di comunità  il cittadino da utente del servizio diviene proprietario, socio della cooperativa, coinvolto direttamente nella produzione del servizio.

L’impresa sociale in Italia

di Flaviano Zandonai (23.01.15)
Il futuro dell’impresa sociale passa anche attraverso una nuova generazione di imprenditori sociali interessati a “fare la differenza”.

La sussidiarietà? Può dare lavoro e produrre sviluppo

di Gregorio Arena (13.01.15)
Le ragioni per cui la cura condivisa dei beni comuni può essere un fattore di sviluppo economico.

Foto di copertina: Claudio Schwarz  su Unsplash