L’emergenza pandemica – e l’annessa necessità di spazi che garantiscano un adeguato distanziamento sociale –, ha messo in luce l’urgenza per gli abitanti di Arona (NO) di disporre di un’ampia area verde a misura di bambino. Non solo: il parco giochi ideato è a misura di chiunque voglia usufruirne.
Il progetto: un parco per ogni età e necessità
Difatti, ci spiega Petronela Andries, una dei promotori dell’iniziativa: «l’idea è quella di realizzare un posto dove si possano incontrare famiglie e associazioni di vario tipo, che si adatti a tutte le età e le necessità. Il progetto prevede sia un’area-giochi inclusiva, cioè a portata di ogni bambino, sia uno spazio libero da allestire di volta in volta a seconda dell’attività da svolgervi». Inoltre, il luogo individuato a tale scopo, Villa Leuthold, è situato in una zona semiperiferica che si intende valorizzare, rendendo più “family-friendly” una località già turistica come Arona. L’attuale offerta di spazi pubblici destinati all’infanzia è infatti inadeguata, secondo i promotori, a causa di spazi ristretti e presenza di barriere architettoniche. La stesura del progetto tecnico vero e proprio è stata preceduta a novembre 2020 da una lettera, sottoscritta da circa cinquanta genitori – residenti e non – e indirizzata al sindaco Federico Monti. In questa richiesta ufficiale si legge: «Desideriamo mettere a disposizione il nostro tempo e le nostre competenze, affinché la nostra voce ed il nostro ruolo di genitori le sia di supporto e di continuo stimolo nel realizzare a breve termine quanto richiesto. Chiediamo di essere parte attiva di una progettazione partecipata, accolti ad un tavolo rotondo insieme alle associazioni ed altre figure professionali che operano nel campo dell’infanzia».
Progettazione partecipata: quando la comunità si attiva
Il destinatario della proposta ha prontamente dato seguito alla richiesta di un primo incontro con i promotori, che ha avviato una collaborazione tra l’amministrazione e il gruppo di cittadini. Il sindaco, infatti, ha messo a loro disposizione il materiale dell’Ufficio tecnico riguardante Villa Leuthold, ossia lo spazio designato per la realizzazione del parco. A loro volta, i proponenti si sono impegnati a stendere un progetto tecnico, mettendo a disposizione le competenze di una designer, un architetto e un ingegnere. Premessa indispensabile per l’avvio della progettazione è stata la fase di coinvolgimento e attivazione della comunità. La promozione dell’iniziativa, tramite i canali più disparati, ha attirato a sé un ingente numero di cittadini e associazioni locali, che hanno fornito il proprio contributo nelle forme più varie. Ai bambini è stato chiesto di realizzare dei disegni a tema “Il parco dei miei sogni”, le associazioni hanno prodotto materiale esplicativo delle ragioni che rendono necessario il parco sotto i rispettivi punti di vista. Hanno offerto la propria collaborazione anche professionisti del mondo dell’infanzia quali insegnanti, assistenti sociali, pedagogisti e psicomotricisti. È stata coinvolta anche un’azienda locale che realizza parchi giochi su misura. «La collaborazione che abbiamo offerto al comune è il nostro lavoro intellettuale e di coinvolgimento della comunità. Se il progetto verrà accettato, saremo coinvolti in prima persona nella costruzione», aggiunge Petronela.
Insomma, il punto di forza di questa iniziativa risiede nel suo carattere innovativo e orientato alla sperimentazione, che mira ad un’inclusività quanto più ampia possibile. Quest’ultimo aspetto è il risultato di una comunità che si attiva, offrendo spontaneamente le proprie competenze nel processo di collaborazione per il Bene comune (sui percorsi partecipati di condivisione dei Beni comuni si veda il Rapporto 2020 di Labsus).
In merito ai tempi previsti per l’ultimazione e presentazione del progetto, Petronela ci dice: «ormai siamo quasi arrivati alla fine della stesura. Credo che entro fine giugno lo presenteremo al sindaco, ma prima faremo di nuovo un lavoro di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità».
Foto di copertina: Disegno de “Il parco dei miei sogni”, realizzato da una bambina di Arona