Il meglio delle esperienze dei patti di collaborazione e il meglio delle esperienze di innovazione didattica. Labsus e Indire uniscono le forze per costituire un Osservatorio nazionale sui Patti educativi di comunità.
È stato siglato nei giorni scorsi un protocollo di intesa, con l’obiettivo di avere tramite l’Osservatorio un nuovo strumento operativo, utile per attivare processi di apprendimento che provengono da un’integrazione dell’attività didattica con le esperienze di una comunità.
I Patti educativi di comunità sono strumenti operativi introdotti dal Ministero dell’Istruzione per favorire alleanze tra Scuole, Enti Locali, Istituzioni pubbliche e private, Enti del terzo settore ma anche singoli cittadini, sulla base del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall’articolo 118, comma IV della Costituzione.
Le sempre più numerose e significative esperienze legate ai Patti educativi, con attenzione ai territori in cui insistono le piccole scuole, ne fanno un importante strumento alla base di un nuovo progetto di scuola, aperta e diffusa, in grado di promuoversi come learning hub del territorio. Il Patto è il dispositivo con cui si formalizza l’attivazione di innovativi processi di apprendimento, che integrano l’attività didattica con le esperienze di comunità. Fare di un territorio una scuola: una sfida che diventa possibile, grazie alla cura condivisa e all’uso pedagogico dei beni e spazi comuni.
L’Osservatorio vuole tracciare una prima geografia di attori ed esperienze che, a livello locale, costituiscono la comunità educante, ma vuole anche favorire quel sistema di relazioni e alleanze su cui impostare i patti educativi di comunità, capaci di promuovere risorse e progettualità in contesti collaborativi che rendano la scuola, oltre che un servizio pubblico, un bene comune collettivo.
L’attività dell’Osservatorio eseguirà in un primo momento una mappatura di esperienze già monitorate da INDIRE, attraverso il Movimento delle Piccole Scuole, e da Labsus, e proseguirà con la realizzazione di una banca dati indispensabile per favorire la conoscenza e la diffusione dei Patti educativi, che consistono nello scambio di buone pratiche e la formazione sui processi di co-progettazione.
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Foto di copertina: Artem Kniaz su Unsplash