Tutto è nato prima del Patto di collaborazione, non la chiamavano ancora co-progettazione, ma lo era a tutti gli effetti. Stiamo parlando di Piazza Paravia, una piazza nel quartiere San Donato di Torino (Circoscrizione 4), che vede un gruppo numeroso di cittadini attivi prendersi cura e animare questo ritaglio di spazio pubblico.
Una co-progettazione in continua evoluzione
Il Patto di collaborazione è nato nella cornice del progetto CO-CITY, qualche anno dopo il Festival Architettura in Città del 2017 dove, grazie all’organizzazione di un civic talk e alla collaborazione della vicina Casa del Quartiere Più SpazioQuattro, è nato un gruppo di amici che si sono attivati per la presa in cura di questa piazza. Si chiama Amici di Piazza Paravia il gruppo informale di cittadini attivi accomunati dal legame a questo pezzo di città. Oltre a loro, a firmare il Patto di collaborazione di Piazza Paravia sono: la Circoscrizione 4, l’Associazione Banca del Tempo, la Cooperativa San Donato e l’Associazione Ecoborgo Campidoglio. Grazie a Pier Paolo Ramassa, referente di Amici di Piazza Paravia, ho avuto l’occasione di passare una mattinata in questa piazza ed è proprio la sensazione di una bella giornata fra amici quella che si respira appena si arriva. Ognuno trova il suo posto e ogni martedì mattina (e non solo) vengono ospitate attività all’aperto, lo spazio si anima e ognuno mette a disposizione le proprie competenze in uno spirito di assoluta collaborazione. Uno spazio che nasce «per accogliere, coinvolgere e cooperare», precisa Pier Paolo.
Prendersi cura della piazza e non solo
La cura e manutenzione del verde di un’area verde, il miglioramento dell’ambiente urbano e l’animazione territoriale fanno sì che gli abitanti vivano e riscoprano il loro quartiere. Come dice Antonia Caldarella della Cooperativa San Donato, che lavora con persone con disabilità, Piazza Paravia è stata l’occasione per non stare chiusi in casa, uno spazio che ha accolto azzerando le distanze e in cui si è imparato a stare, come se fosse «una piccola palestra di vita» dove impari ad avere maggiore autonomia e a stare insieme ad altri, aggiunge Valeria Torchio dell’Associazione Banca del Tempo. Anche durante il lockdown del 2020 le distanze non hanno fatto altro che accorciarsi, la Banca del Tempo, ad esempio, ha spostato le sue letture settimanali online, pensandole come un momento per stare vicini e poter condividere una tazza contenente qualsiasi cosa: qualcosa di materiale come un tè o di immateriale come un abbraccio, da offrire al tuo “vicino di schermo”. E le piante? Qualcuno trovava il modo di andarle a bagnare. Quello di Piazza Paravia rientra in quella percentuale di tipologia di Patti di collaborazione materiali e immateriali (25%) che il Rapporto 2021 vede al secondo posto, dove non ci si limiti alla presa in cura dello spazio, ma anche delle persone toccando temi quali l’inclusione sociale. È un Patto che non si ferma, tanti gli stimoli dai firmatari, tante le idee per il futuro e tanti i nuovi soggetti che si avvicinano, il desiderio è che questo spazio diventi un’occasione per fare anche divulgazione.
Come migliorarsi?
Il patto di Piazza Paravia è solo uno dei numerosi patti attivi nel Comune di Torino: diversi i servizi coinvolti, ma in primo luogo l’Ufficio Beni Comuni e le Circoscrizioni. L’Ufficio Beni Comuni (pagine social: Facebook e Instagram) ha un ruolo di coordinamento e attivazione, mentre le Circoscrizioni, più frequentemente firmatarie come nel caso di Piazza Paravia, sono coinvolte maggiormente nella co-progettazione e nella gestione. Il percorso è ancora in evoluzione, come afferma Laura Socci, funzionaria dell’Ufficio Beni Comuni, e il desiderio è di arrivare ad una struttura capillare diffusa che si occupi della gestione dei Patti di collaborazione, in questo modo non verrebbe accentrato tutto in un unico ufficio e le circoscrizioni diventerebbero le antenne sul territorio, le responsabilità si distribuirebbero e con loro la cultura del bene comune. I primi passi si stanno facendo prevedendo delle formazioni ad hoc per le circoscrizioni ma, come ci dice Laura, non basta: «bisogna sicuramente rinforzare la struttura, quindi trovare risorse umane e risorse economiche per i Patti, sarebbe anche più incentivante e gratificante». E finché questo non avviene i cittadini attivi potrebbero sentirsi un po’ soli, così come d’altra parte anche gli amministratori: secondo Laura diventa una fatica reciproca, «la relazione tra chi firma i Patti dentro la città e fuori la città va sicuramente più curata e il senso della co-gestione deve essere imparato da tutti dai cittadini, dalle associazioni come dai dipendenti comunali» aggiunge.
Verso una rete di pattisti
Il rapporto fra istituzioni e cittadini non è detto che sia sempre semplice in un percorso di Amministrazione condivisa: è un momento in cui bisogna mettersi in discussione e collaborare allo stesso piano, è un rapporto in continua evoluzione, che richiede tempo. Quanto in questo influisce la sensibilità dell’amministratore? Laura sostiene che si è ricreduta a questo proposito: all’inizio credeva fosse una cosa molto importante avere passione, ma poi è arrivata a pensare che la buona conoscenza può anche sopperire alla passione, in quanto «l’attitudine alla relazione e il contatto con il pubblico ce l’hanno quasi tutti, e se non lo fai per passione lo fai per mestiere». Tuttavia, sicuramente una persona come Laura con la sua voglia di rinnovarsi e la sua passione può fare la differenza. A questo proposito, quest’anno l’Ufficio Beni Comuni con l’essenziale aiuto delle ragazze del Servizio Civile Universale, sta organizzando la seconda edizione di Open patti, che si terrà il 2 luglio, un evento che vedrà partecipare una ventina di Patti di collaborazione della città di Torino. Una giornata dove i Patti di collaborazione saranno i protagonisti, un’occasione per farsi conoscere e organizzare attività per il territorio. Tra i principali obiettivi, uno su tutti: far sì che pian piano i Patti della città si conoscano, facciano rete e collaborino, una buona occasione per scambiare buone pratiche, consigli e trovare nuovi spunti. Piazza Paravia anche quest’anno parteciperà a questa iniziativa e proporrà numerose attività che comunicherà sui suoi canali di comunicazione (Facebook e Instagram). Se vi volete sentire un po’ a casa, passate a trovarli e fate un tour dei Patti di collaborazione in città!
Per tutte le immagini, inclusa quella di copertina, si ringrazia l’Ufficio Beni Comuni di Torino
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