Come la strategia urbana ConVerSi di Siena ha coinvolto le scuole per co-progettare con le nuove generazioni la città in cui loro desiderano vivere

Negli ultimi anni, il significato di rigenerazione urbana si è arricchito notevolmente di concetti quali innovazione sociale e comunità. Inoltre, il principio della sussidiarietà educativa è sempre più centrale nei processi di visione e progettazione cittadina. Questa evoluzione concettuale è supportata dalle strategie politiche a partire dall’agenda urbana e dalle politiche di coesione europee, per arrivare alle linee nazionali come il PNRR e il FESR – FSE+, tre le altre. Sta maturando una visione più ampia della città come un sistema dinamico in costante evoluzione e adattamento, un vero e proprio ecosistema. Il valore della rigenerazione urbana si spinge dunque oltre la semplice trasformazione degli spazi fisici, coinvolgendo le relazioni sociali e l’ambiente naturale. Tale approccio olistico si fonda sull’interconnessione tra: i) ambiente antropico e naturale; ii) passato, presente e futuro; iii) sviluppo economico, sociale e ambientale. In questo nuovo processo di riformulazione delle città, qual è il ruolo delle nuove generazioni?

La strategia urbana Connessioni Verdi Siena – ConVerSi

Ad aprile 2022 viene confermata la selezione da parte di Regione Toscana della proposta del Comune di Siena tra gli interventi finanziati dal FESR, per un totale di 10 milioni di euro. Emerge da subito la priorità di coinvolgere la cittadinanza in un percorso di co-progettazione. Il progetto partecipativo Connessioni Verdi Siena, finanziato con fondi FSE+, dura fino a gennaio 2024. Durante questo anno e mezzo sono state coinvolte persone comuni e professioniste, associazioni, scuole primarie e secondarie (I e II grado). Il percorso è stato gestito dal Comune di Siena che si è avvalso di professionisti esterni. Vengono realizzate due linee parallele ma sinergiche: una prettamente partecipativa e l’altra tecnica urbanistica. La prima ha svolto la parte di coinvolgimento, gestione incontri e raccolta input; la seconda ha tradotto i risultati della partecipazione in un masterplan strategico degli interventi di rigenerazione urbana.

Il coinvolgimento delle scuole nel percorso ConVerSi

Il coinvolgimento delle scuole nel percorso ConVerSi rappresenta un modello significativo di partecipazione attiva alla co-progettazione urbanistica, basata su una narrativa sequenziale che enfatizza la rilevanza dei dettagli. Il suo obiettivo primario è stato quello di collaborare al percorso di rigenerazione urbana educando le nuove generazioni alla realizzazione di progetti sostenibili attraverso l’osservazione, l’ascolto, l’immaginazione e la creatività. Complessivamente, questo processo ha coinvolto oltre 100 studenti, offrendo un’ampia varietà di prospettive e contributi alla discussione e alla partecipazione. Nel dettaglio: una classe delle scuole elementari, due classi delle scuole medie e due classi del liceo artistico. In totale si sono svolti circa venti incontri sia entro le mura scolastiche che in esterna nelle aree dei futuri interventi. Il percorso realizzato ha creato più connessioni: tra le istituzioni e gli studenti, come tra le nuove generazioni e il territorio. Durante gli incontri, si è sviluppato un sentimento di cittadinanza e legame emotivo con i luoghi che ha permesso di ottenere una importante collaborazione sfociata in eloquenti risultati.

Le metodologie utilizzate con le scuole primarie

Con le classi del ICT Mattioli è stato adottato un approccio basato sul future design per immaginare le connessioni urbane casa-scuola. Si è promossa una riflessione sulle implicazioni culturali, sociali ed etiche dei possibili scenari di sviluppo, estendendo l’attenzione all’essere umano come agli animali, alle piante, all’ambiente circostante e alle emozioni che si vivono nell’attraversare determinati luoghi. Il design critico ha giocato un ruolo cruciale nel generare alternative innovative e sostenibili per la rigenerazione urbana, superando l’approccio antropocentrico tradizionale. Come sottolineato da Dunne e Raby (2013), il future design è cruciale non solo per definire futuri desiderabili, ma anche per prevenire quelli meno auspicabili, anticipando e mitigando potenziali impatti negativi e promuovendo soluzioni che tengano conto delle esigenze delle diverse comunità coinvolte.

Le metodologie utilizzate con le scuole secondarie

Il coinvolgimento del Liceo D. di Buoninsegna, si è basato sul metodo del compito realtà. Questo mira allo sviluppo delle competenze trasversali e alla soluzione di problemi concreti tramite l’apprendimento collaborativo. L’elaborazione delle mappe sensibili della Fortezza Medicea, influenzata dalla citazione di Danilo Dolci ciascuno cresce solo se sognato, ha evidenziato l’importanza di ascoltare e dare spazio ai sogni e alle aspirazioni di una comunità. Il fine è lo sviluppo di competenze trasversali per la risoluzione di problemi concreti attraverso strategie elaborate in gruppo. I laboratori esperienziali e sensoriali hanno offerto un’immersione profonda nel contesto di studio, incoraggiando la creatività e l’identificazione di soluzioni originali. Le indagini sul campo hanno fornito un dettaglio delle esigenze locali, risultando essenziali per la definizione accurata delle mappe sensibili.

Alcuni risultati dal percorso con le scuole

Come risultato del percorso si sono realizzati dei materiali che riassumono le proposte delle scuole per il percorso di rigenerazione urbana. Questi, sotto forma di mappe strutturate in forma adeguata al livello delle classi coinvolte, sono stati consegnati all’amministrazione comunale e ai tecnici incaricati della progettazione che hanno preso l’impegno di sviluppare ogni idea interessante. La realizzazione delle mappe ha aiutato gli studenti a navigare in nuovi insiemi di valori e a immaginare scenari futuri, mentre le fasi del percorso, che comprendevano l’osservazione, l’idealizzazione e la reinterpretazione, hanno consentito di acquisire competenze critiche e creative e di approfondire la loro comprensione delle dinamiche urbane e della relazione uomo-ambiente.
Lo studente liceale Diego Montignani testimonia che “la creazione della mappa sensibile inoltre è stata un’ottima occasione per allenare la mia creatività e accrescere le mie capacità nell’ambito architettonico/artistico. L’esposizione nel palazzo comunale inoltre mi ha fatto provare emozioni irripetibili!”

Mappa sensibile elaborata dalle scuole secondarie (Immagine condivisa da Marcello Sacco e Margot Omodei)

Gli outcome attesi nel lungo periodo

Il coinvolgimento delle scuole nella rigenerazione urbana di Siena promette di produrre una serie di risultati di lungo periodo di rilevanza educativa e sociale. Si prevede che le giovani generazioni riescano ad affrontare meglio la complessità delle sfide grazie alle competenze trasversali acquisite. Progettando la propria città, gli studenti sviluppano una comprensione più profonda dei processi decisionali e delle dinamiche sociali, accrescendo il loro senso di cittadinanza attiva e il legame con l’ambiente circostante. La partecipazione delle istituzioni scolastiche favorisce un dialogo intergenerazionale che facilita lo scambio di conoscenze e prospettive, contribuendo così a costruire una comunità più unita e inclusiva.
Sul versante della rigenerazione urbana, le idee e le proposte generate dagli studenti rappresentano una risorsa di valore per gli urbanisti e i decisori pubblici, arricchendo il processo di pianificazione a lungo termine con nuove prospettive e soluzioni innovative. Infine, l’esperienza potrebbe incidere positivamente sulla cultura partecipativa della comunità, promuovendo maggiori trasparenza, accountability e fiducia nelle istituzioni locali. In sintesi, l’aspirazione è di contribuire a plasmare un futuro più sostenibile, inclusivo e prospero per le generazioni presenti e future.

Alcune testimonianze dirette sull’esperienza del percorso svolto

L’Assessore Comune di Siena Lorenzo Lorè afferma che “i ragazzi si sono sciolti, si sono fidati e si sono lasciati guidare in un percorso sensoriale insolito ma stimolante. Eravamo in classe, ma nel corso dell’ora dedicata al progetto è stato come uscire, vedere con gli occhi dell’immaginazione orizzonti nuovi e vivere esperienze inconsuete.”
La Dirigente ICT Mattioli Chiara Caponi testimonia che il progetto “ha dato ai ragazzi la possibilità di affezionarsi alle questioni pubbliche, stimolando a mettere in campo una pluralità di competenze trasversali attraverso attività informali. Incoraggiare il coinvolgimento dei giovani attraverso progetti educativi che si focalizzano su tematiche urbane può stimolare un senso di appartenenza e responsabilità verso la propria città. Questo processo di apprendimento attivo prepara i giovani ad affrontare le sfide future con una mentalità critica e proattiva, contribuendo a costruire comunità più coese e resilienti.”
Il Dirigente Comune di Siena Iuri Bruni conferma che “con il progetto ConVerSi il coinvolgimento delle scuole ha ampliato il dibattito ed inserito il punto di vista dei più giovani nello spazio pubblico. Questo rappresenta un importante punto di svolta per tutti gli attori.”

Considerazioni conclusive dall’esperienza di Connessioni Verdi Siena

Le conclusioni tratte dall’esperienza di Connessioni Verdi Siena sottolineano l’importanza della partecipazione attiva dei giovani e dei bambini per creare comunità inclusive e sostenibili. Coinvolgere le scuole nei processi di rigenerazione urbana permette alle nuove generazioni di esprimere liberamente opinioni, desideri e preoccupazioni sul futuro delle loro città. La co-progettazione con i ragazzi porta idee fresche e soluzioni mirate alle loro specifiche esigenze, promuovendo un senso di appartenenza e responsabilità verso gli spazi comuni. Lavorare con i giovani anziché per loro favorisce un senso di identità e di azione sul loro ambiente, promuovendo fiducia e benessere nella comunità.
Infine, il coinvolgimento delle scuole suggerisce l’opportunità di riflettere su un nuovo ruolo delle Comunità Educanti in una prospettiva più ampia, magari attraverso la promozione di appositi patti di collaborazione civica. Questo sottolinea l’essenzialità di coinvolgere i giovani e di adottare innovazione e nuovi approcci che rispecchino la cultura e le esigenze del presente per affrontare le sfide attuali, mettendo in pratica idee fresche e originali per generare valore e fare la differenza nel contesto contemporaneo.

Marcello Sacco – Responsabile del progetto partecipativo per il Comune di Siena

Margot Omodei (Codesign Toscana) – Professionista incaricata del percorso partecipativo con le scuole

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Immagine di copertina: Future design elaborato dalle scuole primarie (Foto condivisa da Marcello Sacco e Margot Omodei)