L’associazione Libera nei mesi scorsi ha organizzato un ciclo di Forum in Calabria, Puglia, Sicilia ma anche nel Nord Italia con lo scopo di aprire un confronto con cittadini e custodi dei beni confiscati alla mafia ed analizzare insieme a loro quali sono state le difficoltà e al tempo stesso cercare di capire come snellire la normativa in materia. Lo scopo dell’associazione “Libera” è dare attuazione pratica alla legge n. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, a diciotto anni dalla sua approvazione, per far capire, in primis ai cittadini, come questi beni possano essere riutilizzati per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Gli stessi cittadini diventano protagonisti in veste di volontari custodi di quei beni.
Programma della Conferenza
La Conferenza nazionale di Roma vedrà la partecipazione di tutti coloro che gestiscono quei beni confiscati, dei membri della magistratura, delle regioni, degli enti locali, del mondo sindacale, della cooperazione, delle imprese e delle professioni, dell’associazionismo e del volontariato, della scuola e dell’università . Rappresenterà una ” sintesi nazionale ” di quanto raccolto nel corso dei mesi su tutto il territorio nazionale. I lavori della Conferenza saranno aperti alle ore 9:30 dal coordinatore nazionale di “Libera” Enrico Fontana ed i saluti istituzionali del sindaco di Roma Ignazio Marino e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. L’associazione Libera presenterà le sue proposte per l’applicazione della legge n.109/96 e le diverse testimonianze raccolte nei Forum regionali e interregionali. Verranno presentate anche le campagne “Libera il Welfare: I beni confiscati per l’inclusione sociale” e “Impresa bene comune: il made in Italy dell’antimafia”, relative al riutilizzo dei beni immobili e delle aziende sequestrate per le politiche sociali che riguardano l’accoglienza, il reinserimento lavorativo e i servizi alla persona.
Nel corso della giornata è previsto anche un pranzo con degustazione dei prodotti ” Libera Terra ” che riunisce nove cooperative sociali che gestiscono strutture produttive e centinaia di ettari di terreno sottratti alle mafie in Sicilia, Puglia, Calabria e Campania.
Per ulteriori informazioni: www.libera.it
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