Il progetto Cittadella senza sbarre è nato dalla collaborazione tra il Comune di Alessandria, la Casa di Reclusione San Michele, la Casa Circondariale Cantiello e Gaeta e la Delegazione di Alessandria FAI – Fondo Ambiente. La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria contribuisce finanziariamente alla promozione dell’iniziativa.
Giardinieri volontari in Cittadella
Il progetto ha visto attivarsi 7 detenuti, 4 dei quali provenienti dall’Istituto di San Michele e 3 dei quali del Cantiello Gaeta, che si sono recati in Cittadella per collaborare con i volontari del FAI alla manutenzione dell’antica fortezza contribuendo in questo modo alla salvaguardia di un importante bene comune, simbolo della comunità alessandrina. I volontari sono stati selezionati fra coloro che possono uscire dal carcere in permesso durante il giorno grazie all’articolo 21 e operare senza una diretta sorveglianza. Il loro contributo è stato importante per realizzare, nel corso dell’inverno del 2012, la pulizia dei vecchi forni e del rifugio antiaereo e la manutenzione della Porta Reale e del Cavaliere di Santa Cristina.
Il progetto prevede anche un ciclo di seminari in carcere per i detenuti che non possono lasciare le case di detenzione e che vengono cosìcoinvolti in una parte importante dell’iniziativa, quella formativa, a diretto contatto con artisti e poeti.
Il protocollo di collaborazione
Il 31 luglio del 2013 è stato firmato il protocollo per la prosecuzione del progetto Cittadella senza sbarre. Grazie al protocollo è prevista la possibilità di arrivare a 30 – 40 volontari per portare avanti la battaglia della comunità contro il degrado della Cittadella di Alessandria, in particolare contro l’alianto, una pianta infestante che ne devasta l’aspetto. Un progetto pilota dall’alta carica innovativa che può essere una leva per lo sviluppo e il progresso della comunità , dei suoi valori e dei suoi simboli, primo fra tutti l’antica Cittadella.
In allegato il protocollo del progetto Cittadella senza sbarre.
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