Da York a Siracusa. Un metodo sperimentato per fare innovazione dal basso

Presenti oltre i cittadini, l’istituzione scolastica, il Comune, le associazioni del territorio, gli esperti nazionali ed internazionali, anche Ian Graham, l’ideatore e Responsabile del Progetto GeniUs Open ed il Direttore del Dipartimento di Innovazione della città  di York in Inghilterra.
Dopo le presentazioni ufficiali, armati di pennarelli, fogli di carta e tanta energia, divisi in gruppi e tavoli di lavoro, i cittadini si sono messi all’opera, guidati dai ” facilitatori ” esperti nel tema dell’open innovation.
All’interno di queste mura, sono tante le storie che si intrecciano, dalla rabbia visibile negli occhi delle mamme perché i propri figli vivono in quella parte del territorio dove nessuno vuole andare, a quella degli anziani che si sentono abbandonati, domandandosi in primo luogo che cosa sia stato fatto fino ad oggi e che cosa si possa fare.
Sono le stesse mura che ad agosto vengono aggredite da un raid vandalico, spaccando portoni e sfregiando muri. Questo è uno dei motivo che ha spinto gli organizzatori a svolgere il workshop in questa scuola di Mazzarona.

GeniuSiracusa

Unico filo conduttore, in questo sabato siracusano, il bisogno di essere visti, di essere attivi, di essere artefici di un cambiamento culturale. Dare voce e corpo alle proprie idee, oggi più che mai!
Queste sono le emozioni che accomunano tutti i partecipanti al workshop, presenti fino alla fine della giornata, dalla fase della ideazione a quella della realizzazione del progetto pilota. Armati solo dal desiderio di trasformare la periferia, in un quartiere vivo ed attrattivo non solo per i siracusani ma anche per i turisti. Un confronto aperto, accompagnato dalla voglia di modificare e sostituire quel comportamento spesso dettato dall’egoismo di pensare solo alle proprie necessità , con un atteggiamento che accoglie ed ascolta il bisogno di una collettività . Demolire quei confini spesso non visibili, per dare spazio ad una nuova idea di costruzione comune, cercando non tanto la felicità  di un momento, dettata da un evento isolato, ma quella di un processo continuo che duri e soprattutto coinvolga tutti, con lo scopo di migliorare i luoghi in cui si vive e si lavora.

Questo è il cuore del progetto pilota di GeniuSiracusa, un metodo sperimentato per fare innovazione dal basso.

Le cose stanno davvero cambiando?

Una nuova pagina della storia si sta scrivendo, con la presenza anche di una politica ” uscita dai palazzi per essere con e per i cittadini ” . Un’integrazione tra due soggetti che fino ad oggi poco hanno comunicato, spesso con grandi attriti e difficoltà  nel realizzare progetti per i bisogni della collettività .
In questa sede, lo si percepisce anche quando durante la pausa pranzo cittadini ed amministratori continuano il dibattito sui progetti, davanti ad un panino ed una bevanda. Le cose stanno davvero cambiando?
Sì. Sta mutando e prendendo forma la consapevolezza in ognuno di noi che occorre prendersi cura del proprio territorio in prima persona mettendo tanta passione ed energia. Ciò non accade solo a Siracusa o York, ma in tantissime altre città  del mondo, attraverso la nascita di una nuova comunità  anche virtuale, presente e vigile nel diffondere iniziative, idee ed eventi. Ormai appare chiaro che qualcosa dentro di noi è cambiato e sta maturando!

La città , costituita da luoghi che rappresentano potenziali spazi di aggregazione, è oggi vissuta sempre di più come bene comune. E se quei beni comuni sono curati ed amati, sicuramente la vita di tutti migliorerà .

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