E’ un progetto guidato dal Prof. Daniele Trinchero, con i ricercatori dei laboratori iXem del Politecnico di Torino e con i cittadini attivi di Verrua Savoia, che insieme hanno compiuto questo esperimento avveniristico: portare Internet e la banda larga attraverso tecnologie wi-fi là dove gli operatori tradizionali non hanno interesse ad intervenire. Insomma, “Senza Fili Senza Confini” lavora per annullare il divario digitale, o digital divide, nelle sue tre forme: infrastrutturale, economica, culturale (generazionale), favorendo il mantenimento del territorio rurale, il ripopolamento e la lotta all’emigrazione dei giovani.
La nascita del progetto
Il progetto è nato ufficialmente quando i cittadini di Verrua Savoia hanno costituito un’associazione di promozione sociale che si è registrata come operatore di comunicazione non a scopo di lucro, che oggi distribuisce banda larga a 15 Mb/s bidirezionali a tutti i soci. In pratica è un grande gruppo di acquisto solidale. La banda è acquistata a monte, dove costa poco (il progetto è autofinanziato dai soci con le sole quote sociali di 50 euro all’anno) trasportata sul territorio e lìdistribuita con impianti Wi-Fi autogestiti. ” Senza Fili Senza Confini ” è partito con la sperimentazione attiva dal 1 agosto 2010 al 31 dicembre 2014 ed è attivo e funzionante dal 1 gennaio 2015 a oggi con un servizio costante e mai interrotto.
I risultati
I risultati ottenuti? Strabilianti! In pochissimo tempo si è potuto registrare un’effettiva connettività a banda larga a 15 Mb/s bidirezionali per tutti gli abitanti, che hanno portato a una inversione dello spopolamento giovanile, all’aumento dell’attività sociale e associazionistica in paese e alla nascita di corsi di alfabettizzazione digitale per gli anziani condotti dai soci un po’ meno anziani.
Il progetto è ovviamente replicabile ovunque, servono solo buona volontà , un minimo di esperienza tecnica e un numero minimo di 150 partecipanti. Per meglio comprendere abbiamo posto tre domande al prof. Daniele Trinchero. Innanzitutto gli abbiamo chiesto da dove nasce l’idea di questo progetto cosìambizioso; Trinchero ci ha spiegato che tutto è iniziato “dalla sperimentazione del Politecnico di Torino, che per 52 mesi ha distribuito connettività gratuita in paese per testare apparati di trasmissione autocostruiti; sulla scorta di quell’esperienza, e misurato il grande interesse comunitario e sociale, si è deciso di trasformare l’esperimento tecnico valorizzandolo ancor di più socialmente”.
Il futuro
Gli abbiamo chiesto inoltre come è stato accolto il progetto dai suoi concittadini: “Durante la fase sperimentale, che era gratuita, abbiamo avuto 260 aderenti, 255 hanno aderito all’associazione; ora gli associati sono 320, nonostante rispetto a prima si paghi”. Alla domanda se pensa che il progetto verrà sfruttato pienamente, il professore risponde che è già sfruttato e lo sarà sempre di più.
Ringraziando il Prof. Trinchero per la sua disponibilità e facendogli i complimenti per l’ottimo lavoro e per l’inventiva, ricordiamo che ulteriori info sono visionabili sul sito www.senzafilisenzaconfini.org.
Leggi anche:
- A Bologna Smart City Exhibition
- Social Trends: Resilienza
- A Mantova per la terza rivoluzione istituzionale